Mitch McConnell, leader dei Repubblicani al Senato, va in pensione

“Politico”: sarà un altro duro colpo all’Ucraina che perde così il suo principale sostenitore fra i Repubblicani

Mitch McConnell, leader del partito Repubblicano al Senato degli Stati Uniti, ha improvvisamente annunciato che “si dimetterà dal suo ruolo a novembre del 2024”. McConnell ha 82 anni e negli ultimi mesi – parallelamente alle critiche dei comportamenti spesso “sballati” del presidente, Joe Biden – molti politici americani avevano messo in dubbio le sue capacità di “continuare a ricoprire questo ruolo di straordinaria importanza” proprio a causa della sua età. Come oggi ricorda la stampa americana “in diverse occasioni McConnell era stato colto da episodi di afasia durante apparizioni pubbliche, ossia momenti in cui si era interrotto a metà di una frase ed era rimasto immobile per vari secondi, fino a che qualche collega non l’aveva accompagnato via”.

McConnell è il leader del Senato più longevo della storia del partito Repubblicano: venne eletto alla Camera alta nel 1985 e ricopre l’incarico di speaker dal 2007. “Uno dei talenti più sottovalutati è sapere quando è il momento di passare al prossimo capitolo della vita. Quindi sono qui davanti a voi oggi per dire che questo sarà il mio ultimo mandato come leader repubblicano del Senato, ha McConnell.

Con l’improvviso annuncio delle dimissioni di McConnell, l’Ucraina sta per perdere il suo “più importante sostenitore” al seno del Grand Old Party (GOP), come per tradizione in America chiamano il partito Repubblicano. Come ha scritto l’autorevole portale “Politico” McConnell negli ultimi due anni “ha sostenuto attivamente l’invio di armi e aiuti economici a Kiev”, esortando anche il Congresso a fare altrettanto e attaccando il presidente Joe Biden per non aver trasferito le armi abbastanza rapidamente. Grazie a McConnell il Senato ha approvato una nuova tranche di 60 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina, lasciata per il momento in sospeso dal Congresso.

Infine McConnell ha più volte sostenuto il “vantaggio economico” per gli stessi Stati Uniti, derivante dall’invio di armi all’Ucraina. Nei giorni scorsi, Victoria Nuland, ha dichiarato che “la gran parte dei fondi stanziati per l’Ucraina tornano nell’economia negli Stati Uniti”. In un’intervista al canale televisivo americano CNN, Nuland, che ricopre la carica di Sottosegretario di Stato per gli affari politici degli USA ha detto: “Dobbiamo sempre ricordare che la maggior parte di questo denaro torna indietro nell’economia degli Stati Uniti, per fabbricare quelle armi, tra le altre cose, per pagare lavori ben remunerati in quasi 40 Stati di tutta l’America”.

McConnell come protagonista di numerosissimi meme