Elon Musk, amministratore delegato della nota società che produce veicoli elettrici Tesla, ha lanciato un allarme. Senza barriere commerciali le aziende dell’automotive cinesi conquisteranno i mercati globali “demolendo” la concorrenza.
Proprio nel 2023 la cinese BYD aveva sorpassato Tesla in testa alla classifica dei produttori di auto elettriche, una leadership frutto di prezzi aggressivi e di una gamma molto diversificata. Ma BYD aveva anche superato Volkswagen come produttore più popolare in Cina e nel complesso il comparto automotive cinese ha superato quello giapponese come maggior esportatore a livello globale.
“Le aziende cinesi sono le più competitive e avranno un successo significativo al di fuori della Cina, a seconda del tipo di tariffe o di barriere commerciali che verranno stabilite. Sono estremamente bravi – è il commento di Elon Musk riportato da Reuters – Se non verranno stabilite barriere commerciali, demoliranno la maggior parte delle altre aziende automobilistiche del mondo”.
La riduzione dei prezzi sulle Tesla applicata da Elon Musk a partire dal 2023 non sembra quindi sufficiente a garantire competitività al maggior produttore occidentale di auto elettriche. Sulla gamma attuale, secondo quanto spiegato dallo stesso Musk, i costi non sono ulteriormente comprimibili. In progettazione c’è tuttavia un nuovo veicolo a prezzo contenuto destinato al mercato di massa, si chiamerà “Redwood” ma la produzione non inizierà prima della metà del 2025.
Intanto il titolo di Tesla ha perso più del 15% dall’inizio dell’anno mentre nel 2023 aveva raddoppiato il suo valore: la società di Musk è l’unica di “Big tech” che sembra aver innescato la retromarcia: utili e ricavi sono sotto le attese e nonostante i prezzi aggressivi le vendite sono aumentate solo del 37,7%, contro un tasso di crescita previsto del 50%.