Namibia, caccia a elefanti e zebre per sfamare la popolazione

Il progetto del ministero dell'ambiente prevede l'abbattimento di oltre 700 animali selvatici

La Namibia è alle prese con una delle peggiori siccità da decenni. Questa situazione sta riducendo alla fame un gran numero di persone e allora il ministero dell’Ambiente ha programmato l’abbattimento di 723 animali selvatici, tra cui 83 elefanti, 300 zebre, 30 ippopotami, 60 bufali, 50 impala, 100 gnu e 100 eland. La carne ricavata da questa enorme caccia sarà poi distribuita alla popolazione.

“Gli animali provengono da parchi nazionali e da aree comunali con un numero sostenibile di selvaggina – si legge nel comunicato del ministero – Il Consiglio dei Ministri, con decisione n. 14/29.08.23/001 ha approvato il ‘Rapporto sulla valutazione e l’analisi della vulnerabilità dei mezzi di sussistenza della Namibia’ che richiede al Ministero di sostenere il programma di soccorso per la siccità con la fornitura di carne. Gli animali provengono da Namib Naukluft Park, Mangetti National Park, Bwabwata National Park, Mudumu National Park e Nkasa Rupara National Park Rupara”. Prevenendo eventuali polemiche circa l’abbattimento – in particolare – degli elefanti, il ministero precisa poi che “La Conferenza nazionale sulla gestione dei conflitti tra uomo e fauna selvatica, tenutasi nel 2023, ha stabilito, tra le altre cose, che il numero di elefanti deve essere ridotto per contribuire a ridurre i casi di conflitti tra uomo e fauna selvatica”.

Secondo quanto spiega Reuters citando le Nazioni Unite, a luglio 2024 la Namibia ha esaurito l’84% delle sue riserve alimentari e quasi la metà della popolazione namibiana sperimenterà alti livelli di insicurezza alimentare nei prossimi mesi.
Sarebbero giò oltre 150 gli animali abbattuti da cacciatori professionisti che hanno permesso di produrre più di 56.800 chilogrammi di carne.