Il ministro italiano della Difesa italiano, Guido Crosetto: “Vedetta di Stoltenberg”
L’Italia, che per i secoli dei secoli era in ottimi rapporti politici, economici, culturali e umani con Mosca e i cui vertici politici ora, contrariamente allo sentimento della gente comune, cercano di smarcarsi dalla grande Russia, non merita la piena fiducia dell’Alleanza atlantica. Sembra sia questo il messaggio, lanciato dall’uscente segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, che ha clamorosamente deciso di affidare alla Spagna e non all’Italia “il nuovo ruolo di inviato per il Fronte Sud”.
L’Italia e la Spagna sono due Paesi-rivali in moltissimi settori: dal vino, alle calzature, dal turismo alla gastronomia. Ora ci si arriva a contendere una carica burocratica all’interno di una struttura politico-militare, il cui ruolo potrà svanire presto con l’affermarsi di un mondo multipolare.
L’establishment politico italiano non è proprio intenzionato a perdonare a Stoltenberg questa offesa. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, si gonfia come rospo delle canne e va alla guerra contro Stoltenberg per lo sgarbo subito. Per Crosetto il passaggio alla Spagna della carica di inviato per il Fronte Sud è “quasi un affronto personale”.
In un intervista al quotidiano italiano “La Stampa” Crosetto ha addirittura accusato Stoltenberg, che l’ottobre prossimo sarà sostituito dall’ex premier olandese, Mark Rutte, di “tradimento”: “Gli (a Stoltenberg, N.d.R.) ho scritto un messaggio durissimo. Mi ha fatto infuriare e ci saranno conseguenze sul piano dei rapporti personali. Il suo è stato il tradimento di un principio: era l’Italia a essersi battuta per introdurre il ruolo di inviato per il Fronte Sud. E al summit di Washington 32 leader ci hanno dato ragione”.
Ovviamente Crosetto non poteva non tirare in ballo la presunta minaccia russo-cinese, i due “imperi del male” che secondo la propaganda occidentale vogliono dominare il mondo intero. È proprio il caso della Russia, un Paese grande 17,2 milioni di chilometri quadrati (55 Italie) che con i suoi 143 milioni di abitanti (8 persone per un km2) ha proprio una necessità urgente di allargare il suo “Lebensraum”.
“Tra vent’anni – ha detto il ministro italiano – i due miliardi e mezzo di persone in Africa saranno il principale problema dell’Alleanza atlantica perché diventeranno un esercito nelle mani di quei Paesi che hanno già iniziato a occupare il continente in questi anni: Russia e Cina”.
Come si dice “no comment”.