Netanyahu rifiuta la tregua di Hamas: “irricevibile”

Anche gli ultimi tentativi per una tregua a Gaza sembrano essere stati infruttuosi e la trattativa portata avanti da Usa, Qatar ed Egitto a Parigi è a un vicolo cieco.

Benyamin Netanyahu ha bocciato la tregua: le condizioni di Hamas sono considerate “irricevibili” e il leader israeliano, dopo l’incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken, ha confermato che non ritirerà l’esercito dalla Striscia e che “Hamas non sopravviverà a Gaza”. Netanyahu crede che la vittoria sia vicina e questa, come più volte ribadito, consiste nella “distruzione totale di Hamas”.

La situazione quindi sembra addirittura davanti a una svolta negativa visto che è stato ordinato all’esercito di puntare su Rafah, il lembo di Striscia meridionale che confina con l’Egitto, una zona dove si sono rifugiati centinaia di migliaia di sfollati. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha spiegato a tal proposito che un attacco su Rafah “aumenterebbe esponenzialmente quello che è già un incubo umanitario, con conseguenze regionali incalcolabili”.

Netanyahu ha spiegato che “Solo la vittoria totale garantirà la sicurezza di Israele. Il giorno dopo, sarà il giorno dopo Hamas. Ci sarà la smilitarizzazione della Striscia e il controllo civile non sarà di certo affidato a chi istiga”. Una dichiarazione che sembra escludere che l’Autorità nazionale palestinese di Abu Mazen possa governare il “dopo” a Gaza. Parole che sono state commentate da Hamas come rivelatrici del fatto che l’obiettivo di Israele è quello di “compiere un genocidio”.

Anthony Blinken ha ammesso quindi che le trattative sono a un punto morto ribadendo che la volontà degli Stati uniti è quella della creazione di uno Stato palestinese. Già nelle prossime ore ci saranno nuovi contatti con, ancora una volta, Egitto e Qatar come intermediari. Fonti dello Stato ebraico citate dall’ANSA spiegano che ai mediatori sarebbe stato detto di fare pressioni su Hamas perché presenti una nuova proposta. Quella non accolta e considerata “irricevibile” da Israele prevedeva un cessate il fuoco di 135 giorni, il rilascio degli oltre 140 israeliani e di 1.500 palestinesi (tra cui 500 ergastolani). Oltre a questo Hamas chiedeva il rilascio di tutti i prigionieri con meno di 19 e più di 50 anni e il divieto per gli ebrei di accedere alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, ovvero il Monte del Tempio.