Ma all’interno del Paese africano la situazione è disastrosa: riserve di carburanti per soli 20 giorni
Secondo i recenti dati pubblicati dall’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC), nel mese di giugno 2024 la produzione di petrolio greggio della Nigeria ha raggiunto quota 1,27 milioni di barili al giorno (bpd), un risultato che ha permesso alla Nigeria di risalire in vetta alla classifica dei maggiori produttori di petrolio in Africa, battendo l’Angola, che riesce a produrre 906.000 barili al giorno. All’ultimo posto della trojka si trova il Congo, con 259.000 bpd.
Ciononostante la situazione del mercato interno di combustibili della Nigeria è caratterizzata da una penuria costante. Il ministero del Petrolio ad Abuja ha emesso un’allerta sulle scarse riserve petrolifere della Nigeria, che permetterebbero al Paese di avere un’autosufficienza di soli 20 giorni. Di recente l’Associazione indipendente dei commercianti di petrolio della Nigeria (IPMAN) aveva attribuito la scarsità di carburante registrata nel Paese alle precipitazioni e alle strade dissestate. Il presidente dell’IPMAN, Abubakar Maigandi, ha dichiarato che gli operatori metteranno il carburante a disposizione dei consumatori nigeriani “il prima possibile”, rivelando un possibile aumento dei prezzi per far fronte ai nuovi costi di settore.
In questa situazione difficile il Governo della Nigeria ha sospeso per 150 giorni i dazi sui prodotti alimentari importati, affermando di voler così intensificare gli sforzi contro la crescente inflazione. In conferenza stampa, il ministro dell’Agricoltura e della Sicurezza alimentare Abubakar Kyari ha precisato che le esenzione dai dazi sulle importazioni saranno validi per prodotti come mais, riso integrale, grano e fagioli. L’iniziativa rientra nel piano presidenziale di stabilizzare l’economia e dovrebbe permettere di rifornire i consumatori di 250.000 tonnellate di grano ed altrettante di mais. Nonostante gli sforzi volti a incrementare la produzione locale e ridurre la dipendenza dalle importazioni alimentari, alcuni fattori come le scarse infrastrutture, i problemi finanziari e il cambiamento climatico hanno ostacolato il progresso nel settore agricolo.