Tavola rotonda fra la Nigeria e il Sud Africa per rafforzare la cooperazione economica e commerciale
Il Governo della Nigeria batte cassa: è stata lanciata la prima vendita obbligazionaria internazionale, che dovrebbe portare nelle casse dello Stato un totale di 2,2 miliardi di dollari. Ci si aspetta che i bond con la scadenza nel 2031 a una cedola del 9,625% debba raccogliere i 700 milioni di dollari, mentre i titoli con la scadenza nel 2034 riesca a rastrellare 1,5 miliardi di dollari al 10,35 per cento.
Come ha scritto la rivista “International Financing Review”, il “portafoglio degli ordini per entrambe le emissioni obbligazionarie ha superato gli 8,8 miliardi di dollari, mentre i “prezzi iniziali per entrambe le scadenze sono state ben al di sopra del 10 per cento”. I proventi dell’emissione, che saranno quotati a Londra e in Nigeria, saranno utilizzati per finanziare il bilancio pubblico del Paese dell’Affrica Occidentale: “La Nigeria prevede di rastrellare un totale di 2,2 miliardi di dollari dai mercati del debito offshore per sostenere le riforme macroeconomiche in corso”, ha dichiarato il ministro delle Finanze nigeriano, Wale Edun, secondo il quale “a settembre la Nigeria aveva già raccolto 900 milioni di dollari nella sua prima vendita di obbligazioni nazionali denominate in dollari, nel tentativo di diversificare le fonti di finanziamento”.
Intanto nell’ambito della cooperazione economica interafricana si è tenuta in Sud Africa, a Città del Capo, una tavola rotonda congiunta fra la Nigeria e il Sud Africa, per esplorare le vie volte a rafforzare il commercio bilaterale e regionale”. All’inaugurazione dell’evento, che ha visto la partecipazione di istituzioni ed imprenditori dei due Paesi, è intervenuto il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa (nella foto), che ha enfatizzato l’importanza del gruppo dei Paesi BRICS per lo sviluppo economico dei Paesi africani. Attualmente, oltre al Sud Africa dei BRICS fanno parte l’Egitto e l’Etiopia. “Il Sud Africa e la Nigeria – ha detto Ramaphosa – devono lavorare insieme per sostenere lo sviluppo di infrastrutture nel continente africano, esplorando le vie per sfruttare le reciproche potenzialità, finanziare l’industria e implementare il commercio interafricano in modo da rendere l’Africa competitiva su altri mercati. Dobbiamo esplorare la miglior via in settori che vanno dalle infrastrutture idriche alle strade, esplorando anche opportunità in altri ambiti per promuovere la resilienza economica del continente”, ha detto Ramaphosa, secondo il quale i “Paesi dell’Africa devono potenziare la propria competitività sui mercati globali facendo sistema”.