In Germania quest’anno l’economia riuscirà a crescere appena dello 0,1 per cento
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), che lavora con oltre 100 Paesi del mondo, ha pubblicato il 28 settembre un nuovo rapporto sulla situazione economica e sulle prospettive di sviluppo nel 2025 delle principali aree del mondo. Secondo le stime degli esperti dell’OCSE, pubblicate nel rapporto del titolo “OECD Economic Outlook – Turning the corner” (Lo sguardo economico dell’OCSE, Girando dietro l’angolo) nel 2025 il Prodotto interno lordo globale dovrebbe aumentare del 3,2%, mentre il tasso d’inflazione nei Paesi del G20 l’anno prossimo non dovrebbe superare il 3,3 per cento.
Per quanto riguarda i singoli Paesi dell’OCSE in Germania l’inflazione si attesterà al 2,4% nel 2024, confermando le precedenti previsioni, per poi calare a quota del 2% nel 2025 (-0,2%rispetto alle precedenti previsioni). Il Regno Unito sarà il Paese del G7 con la più alta inflazione, con una media del 2,7% nel 2024 e del 2,4% nel 2025. In Francia il tasso d’inflazione dopo aver raggiunto nel 2024 quota del 2,5% dovrebbe scendere al 2,2% nel 2025.
Sul piano della prevista crescita economica quest’anno il PIL della Germania, della Francia e della Gran Bretagna dovrebbe aumentare rispettivamente dello 0,1%, dell’1,1% e dell’1,1% per salire nel 2025 all’1% (Germania), all’1,2% (Francia) e all’1,2% (Regno Unito).
Per quel che riguarda le prospettive economiche della Federazione Russa, gli esperti dell’OCSE hanno rivisto al rialzo le stime per la crescita del Prodotto interno lordo della Russia nel 2024, che aumenterà del 3,7% rispetto al +2,6%, previsto lo scorso maggio. Invece nel 2025 il PIL russo dovrebbe aumentare dell’1,1 per cento.
L’OCSE ha rivisto al rialzo anche le stime per la crescita dell’inflazione in Russia: nel 2024 il tasso d’inflazione nel Paese dovrebbe raggiungere quota del 7,8%, ovvero lo 0,4% in più rispetto alle stime precedenti del maggio 2024. Nel 2025 la corsa dei prezzi dovrebbe rallentare per scendere al 5,5 per cento.
Per scaricare il rapporto dell’OCSE dal Sito di Pluralia (PDF in inglese) ecco il link