L’Austria continuerà a importare del gas naturale dalla Russia in base ai contratti a lungo temine. E questo nonostante le sanzioni occidentali. Lo ha dichiarato in un’intervista al quotidiano Financial Times il Ceo del gruppo austriaco Omv, Alfred Stern. “Fino a quando Gazprom procederà con le forniture, continueremo a ricevere tutti i volumi del gas come previsto dai contratti”, ha dichiarato Stern, secondo il quale “Omv può acquistare gas da qualsiasi fonte e fornitore, se lo è accettabile dal punto di vista giuridico”.
Secondo Financial Times la Russia potrà bloccare il transito del suo gas attraverso il territorio dell’Ucraina entro la fine del 2024, l’anno della scadenza del contratto tra Gazprom e il governo di Kiev.
Anche la Spagna non vuole ridurre i volumi del combustibile ecologico importato dalla Russia. Secondo i dati pubblicati dalla società energetica spagnola Enagas “nel mese di giugno 2023 la Russia è tornata a essere il maggiore fornitore del gas in Spagna”.
Il primo mese estivo la Spagna ha importato dalla Russia l’equivalente di 7.673 Gigawatt/ora del gas naturale liquefatto (Gnl), ovvero il 26,8% del combustibile importato dal Regno spagnolo. Al secondo e al terzo posti dopo la Russia nella lista degli esportatori si sono trovati l’Algeria con il 21% delle importazioni spagnole e gli Stati Uniti con il 18,5% del totale.
Nei primi sei mesi del 2023 la Spagna ha importato dalla Russia Gnl per un equivalente 41.145 Gigawatt/ora di energia, ovvero quasi il doppio rispetto all’analogo periodo del 2022, quando le importazioni spagnole del gas russo avevano totalizzato l’equivalente di 22.948 Gigawatt/ora. Ma anche nel 2022 il volume del Gnl russo, importato dalla Spagna, era aumentato del 45% rispetto ai risultati del 2021. Le forniture russe verso la Spagna rientrano nel maxi contratto a lungo termine tra il gruppo russo Novatek e la società spagnola Naturgy, che permette al Paese di acquistare l’energia molto al di sotto dei prezzi correnti di mercato.