ONU. Il monito a Israele: l’assedio di Gaza è contro il diritto umanitario internazionale

L’assedio totale, imposto alla Striscia di Gaza da Israele, che da alcuni giorni sta bloccando tutte le forniture, dall’elettricità, alla benzina, all’acqua e al cibo, “è vietato dal diritto umanitario internazionale”. Lo ha dichiarato Volker Turk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. “L’imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario”, ha sottolineato Turk in un comunicato.

Secondo l’Ufficio di coordinamento degli affari umanitari dell’ONU (OCHA) le ultime stime indicano che vi sarebbero già oltre 187.500 sfollati interni nella Striscia di Gaza. L’esodo è cominciato sabato, il giorno in cui Hamas aveva lanciato un attacco-lampo contro Israele.

L’esercito israeliano si sta preparando a un’operazione militare su larga scala e ha invitato senza mezzi termini i civili palestinesi a lasciare Gaza per l’Egitto. “Il numero di sfollati è aumentato in modo significativo nella Striscia di Gaza. La maggior parte si sta rifugiando nelle scuole e negli edifici appartenenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA)”, ha detto un portavoce dell’OCHA, Jens Laerke, in una conferenza stampa a Ginevra. Decine di migliaia di persone sono confluite nel sud della Striscia di Gaza, nelle città di Rafah e di Khan Yunis, nel tentativo di passare in Egitto per allontanarsi dalle zone colpite dai bombardamenti incessanti israeliani. Il valico di Rafah attualmente è chiuso, ma  sarà fatta l’eccezione per i palestinesi che hanno un permesso di ingresso in Egitto.

La crisi umanitaria diventa sempre più acuta e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si è rivolta con un appello alle parti coinvolte nel conflitto armato di “aprire un corridoio umanitario sicuro dentro e fuori la Striscia di Gaza”, posta sotto assedio totale da parte di Israele. “L’OMS chiede la fine della violenza. È necessario un corridoio umanitario per raggiungere le persone con forniture mediche essenziali”, ha dichiarato il portavoce dell’OMS, Tarik Jasarevic.