ONU: l’attacco delle forze ucraine alla regione russa di Kursk provoca l’escalation del conflitto

Dmitrij Medvedev: quanto accaduto a Kursk mostra che dobbiamo sconfiggere nemico senza pietà, ora l’operazione militare in Ucraina dovrà puntare a Odessa, Kharkiv, Kiev e oltre.

Dmitrij Medvedev

Le Nazioni Unite sono profondamente preoccupate per l’incursione su larga scala delle forze ucraine nel territorio della regione russa di Kursk, alla quale partecipano oltre mille militari ucraini, appoggiati da una cinquantina tra i carri armati e i veicoli blindati. L’offensiva ucraina era stata preceduta da un massiccio attacco missilistico nel corso del quale nella città russa di Sudzha sono state uccise più di 30 persone tra cui almeno sei minori.

La battaglia che dura ormai da tre giorni  è costata la vita a circa duecento militari ucraini e russi, mentre mille civili sono stati costretti a fuggire verso una zona sicura. Contrariamente alle aspettative dei comandanti militari russi, l’esercito ucraino non sembra essere intenzionato a ritirarsi dal territorio russo, costringendo Mosca a far arrivare nella zona numerosi rinforzi.

L’operazione militare ucraina minaccia conseguenze molto pericolose. Come ha dichiarato il rappresentante del segretario generale delle Nazioni Unite, Farhan Haq “tutti questi episodi aumentano il rischio di un’allarmante escalation della crisi mentre l’ONU vuole che la situazione si allenti il più possibile”.

E mentre le “Nazioni Unite sostengono una riduzione della tensione”, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale e già presidente della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev, ha dichiarato che dopo l’incursione delle forze ucraine nella regione di Kursk, “l’operazione militare russa dovrebbe acquisire un carattere extraterritoriale”: la Russia deve prendere di mira i più vasti territori dell’Ucraina.

“C’è un’altra importante conseguenza politica e legale di quanto accaduto. Da questo momento, l’operazione speciale dovrebbe acquisire un carattere apertamente extraterritoriale. Non si tratta più solo di un’operazione per riprendere i nostri territori ufficiali e punire i nazisti (ucraini). È possibile e necessario puntare ai territori dell’Ucraina ancora esistenti da Odessa, a Kharkiv, a Dnipropetrovsk, a Nikolaev. Anche a Kiev e oltre”, ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram.

Brucia una chiesa del monastero Gornalskij, nella regione di Kursk, distrutto dall'artiglieria ucraina

Intanto la stampa internazionale s’interroga dei veri motivi di questa avventura militare ucraina e della decisione di Kiev di gettare in una “tritacarne” centinaia di suoi soldati. Gli Stati Uniti hanno subito messo le mani avanti: la stampa americana ha scritto che “l’offensiva, lanciata dalle forze armate ucraine nella regione russa di Kursk è stata pianificata da Kiev senza informarne preventivamente gli Stati Uniti, mentre le sue finalità restano incerte”.

Allo stesso tempo si sottolinea che “i reparti ucraini sono stati addestrati ed equipaggiati con mezzi e armi forniti dagli Stati Uniti”. A questo proposito, il dipartimento della Difesa degli USA ha dichiarato “di non essere contrario al loro impiego in territorio russo”.

Il quotidiano “Wall Street Journal” ha sottolineato che “sarebbe impensabile per l’esercito ucraino riuscire a mantenere il controllo dei territori russi occupati”, dal momento che le “forze ucraine scontano una crescente carenza di uomini e mezzi lungo molte altre sezioni del fronte, in particolare a Donetsk, dove nelle ultime settimane l’Esercito russo è riuscito a conseguire avanzate significative in territori ben fortificati”.

Gli esperti, citati dal quotidiano newyorkese, hanno sottolineato che l’Esercito russo ha “riserve di truppe e di tecnica militare più che sufficienti ad affrontare la situazione”, e che “l’attacco azzardato rischia di porre sotto ulteriore pressione le già numericamente inferiori truppe ucraine”. Secondo Pasi Paroinen, esperto del think tank finlandese Black Bird Group, intervistato dal “Wall Street Journal” da un punto di vista operativo e strategico, questo attacco “non ha assolutamente senso. Sembra un grosso spreco di persone e risorse che sono necessarie altrove”.