Si è conclusa la visita di Matteo Zuppi, Inviato del Santo Padre, negli Stati Uniti. La visita è stata un’ennesima tappa della missione di pace dopo la visita a Kiev del 5 e 6 giugno e quella a Mosca alla fine del mese scorso. Ora si farà un tentativo per aprire un capitolo cinese.
A Washington il Cardinal Zuppi ha incontrato il Presidente degli Stati Uniti, Joseph R. Biden a cui ha consegnato una lettera del Santo Padre, “sottolineando il dolore del Papa per la sofferenza causata dalla guerra – si legge in una nota della Sala stampa vaticana – Durante il colloquio è stata assicurata la piena disponibilità a sostenere iniziative in ambito umanitario, particolarmente per i bambini e le persone più fragili, sia per dare risposta a tale urgenza che per favorire percorsi di pace”.
Vista l’impossibilità al momento di reali trattative per la pace, l’obiettivo è quello di partire da qualche “risultato umanitario” nella speranza di instaurare in un secondo tempo più decisi passi che portino alla fine del conflitto.
Nelle intenzioni ci sarebbe anche quello di un avvicinamento della Cina anche se una visita diretta appare difficile visto che non esistono rapporti diplomatici formali con Pechino e per di più il Vaticano è l’unico stato europeo a riconoscere formalmente Taiwan.