Polonia: agricoltori bloccano valico di frontiera con Ucraina

In Francia la catena di supermercati Carrefour ha deciso di sospendere la vendita di carne proveniente dai Paesi del Mercosur.

Alexandre Bompard

Dopo un’ondata di proteste in Francia, anche in Polonia sabato, 23 novembre, molte centinaia di arrabbiati agricoltori polacchi hanno iniziato un blocco di 24 ore del valico di frontiera con l’Ucraina presso la località di Medyka. Come hanno annunciato gli organizzatori della protesta gli agricoltori polacchi vogliono contestare ancora e ancora la politica del Governo polacco in materia di sostegno al settore agroalimentare e denunciare l’accordo dell’Unione europea con i Paesi latinoamericani del blocco Mercosur.

Gli agricoltori polacchi hanno bloccato l’autostrada che collega il territorio polacco all’Ucraina per non permettere ai camion provenienti dall’Ucraina di entrare in Polonia, permettendo invece il traffico in senso inverso, ma solo per un’ora. Il blocco non riguarda autovetture private e bus per passeggeri.

Nelle settimane scorse in Francia si è tenuta una protesta di massa degli agricoltori contro la possibile firma dell’accordo di libero scambio tra la UE e il Mercosur. L’iniziativa è stata indetta della Federazione nazionale dei sindacati degli agricoltori francesi (FNSEA), principale sindacato del settore, ed è coincisa con il vertice del G20 a Rio de Janeiro. Le autorità francesi hanno recensito una “quarantina di azioni” in tutta la Francia alle quali hanno partecipato 2.500 persone. La FNSEA ha sottolineato la volontà di non voler creare disagi ai concittadini bloccando le strade. Per questo la protesta si è svolta soprattutto con una serie di “fuochi della collera”: dei falò installati su rotonde e piazze dove si sono radunati gruppi di agricoltori.

In segno di solidarietà con la comunità agricola del Paese, la società francese di supermercati Carrefour ha deciso di sospendere la vendita di carne proveniente dai Paesi del Mercosur. Come ha annunciato l’amministratore delegato di Carrefour, Alexandre Bompard (nella foto),  “in tutta la Francia, gli agricoltori esprimono disperazione e indignazione di fronte alla proposta di un accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Mercosur, che rischia di inondare il mercato francese di carne non conforme ai loro requisiti e standard”. Per rispondere a questa preoccupazione, Carrefour si impegna “a non vendere più carne proveniente dal Mercosur”, l’area commerciale che include Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Bolivia. Il ceo della società francese ha espresso l’auspicio che questa decisione possa “ispirare altri operatori del settore agroalimentare” e promuovere un movimento di solidarietà più ampio, estendendosi oltre il settore della distribuzione. Bompard ha sottolineato che Carrefour è già impegnata a sostenere l’origine francese della carne venduta nei propri negozi e ha lanciato “un appello” al settore della ristorazione, che rappresenta oltre il 30% del consumo di carne in Francia, di cui il 60% proviene da importazioni. “Carrefour è pronta a rinunciare alla carne del Mercosur, indipendentemente dal prezzo o dalle quantità offerte”, ha sottolineato Bompard.