Minimo lo scarto sul Partito Socialista che crolla rispetto alle ultime elezioni mentre è boom per la destra radicale di Chega (Basta)
Sarà di centrodestra il prossimo governo del Portogallo dove il 10 marzo si sono tenute le elezioni politiche. E’ stato un testa a testa fino all’ultimo tra Alleanza democratica e Partito Socialista con il primo che l’ha spuntata con il 28,66% dei voti che equivalgono a 77 seggi mentre alla forza di sinistra sono andate il 28,63% delle preferenze, ovvero 76 seggi. Uno scarto minimo ma Nuno Santos, segretario generale del Partito socialista, ha subito ammesso la sconfitta congratulandosi con il rivale Luís Montenegro e spiegando che si sta preparando a guidare l’opposizione.
Ma per alcuni analisti il vero vincitori delle consultazioni è il partito Chega (Basta) che ha ottenuto il 18,06% dei voti e 48 seggi. Nata solo 5 anni, la formazione guidata da André Ventura si distingue per posizioni nazionaliste ed euroscettiche. Dal 2022 ad oggi ha raddoppiato il numero dei voti e, secondo quanto riportano i media portoghesi, ora sarà difficile formare un Governo e questo sarà verosimilmente uno dei più instabili della storia politica del Paese. André Ventura ha salutato il risultato delle elezioni come “storico” spiegando che “questa è la notte in cui è finito il bipartitismo di questo paese”.
Ai voti di Alleanza democratica dovrebbero aggiungersi quelli di un altro partito di centro desta, Iniziativa liberale, quarto classificato a cui saranno assegnati 8 seggi e nel governo mira a entrare anche Chega. “I portoghesi hanno dato la maggioranza ai conservatori e ora sarebbe da irresponsabili non formare un governo di destra”, ha spiegato ancora Ventura. Gli esponenti di Alleanza democratica in passato avevano escluso l’ipotesi di formare un esecutivo con gli estremisti di Ventura.
Louis Montenegro, leader di Alleanza democratica, a risultati acquisti, ha spiegato: “Ho sempre detto che vincere le elezioni avrebbe significato avere un voto in più rispetto a qualsiasi altro partito e solo in queste circostanze avrei accettato di diventare primo ministro. Sembra ineluttabile che l’AD abbia vinto le elezioni e che i socialisti abbiano perso”. Per governare gli serviranno però i voti di Chega.