Sondaggi d’opinione danno Kamala Harris in vantaggio
L’ex presidente degli Stati Uniti e il candidato Repubblicano alle elezioni del 5 novembre, Donald Trump, ha risposto alle accuse del vicepresidente USA e della sua rivale Democratica, Kamala Harris, proponendo per il mese di settembre ben tre dibattiti in televisione. In precedenza Harris aveva dichiarato che Trump “ha paura di un confronto pubblico” e per questo cerca di evitare i dibattiti televisivi.
La risposta molto chiara di Trump non si è fatta aspettare: giovedì 8 agosto (venerdì 9 agosto in Europa) durante una conferenza stampa a Mar-a-Lago, in Florida, l’ex presidente ha proposto tre dibattiti con Harris per il 4 settembre su FOX, il 10 settembre su ABC e il 25 settembre su NBC. Quello del 10 settembre, secondo quanto reso noto dall’emittente televisivo ABC, è già confermato.
La battaglia tra Trump e Harriss diventa sempre più serrata dopo che un nuovo sondaggio della Marquette Law School ha dato in vantaggio la Signora vice presidente degli Stati Uniti: si parla al momento di un distacco del 6% da Trump (53% a 47%) tra i “probabili elettori”. Per la prima volta viene indicata una percentuale superiore al margine d’errore (4,7%). Per quanto riguarda gli “elettori registrati” Harris trova l’appoggio del 47%, il 50% la vede in maniera sfavorevole, mentre il 3% afferma di “non averne sentito parlare abbastanza”.
Come scrive la stampa americana Harris in pochissimo tempo “ha neutralizzato” anche un altro vantaggio che Trump aveva sul suo ex rivale e l’anziano presidente uscente, Joe Biden. Ai comizi di Harris arrivano le folle dei fan, che “ricordano quelle di Barack Obama”. Ad Atlanta Harris ha riempito da sola un’arena da 10.000 posti, martedì 6 agosto a Filadelfia, con il suo vice Tim Walz, ha attirato 14.000 persone e il giorno dopo in Michigan – sempre col suo “running mate” – 15.000. Un vero grattacapo per Trump che per il momento batte Harris per il numero dei partecipanti ai suoi comizi preelettorali, ma deve lavorare di fantasia per trovare un antidoto all’offensiva di Harris, che finora ha raccolto 310 milioni di dollari di donazioni, ovvero più del doppio di Trump, che si è fermato a 137 milioni.