Presidenziali USA: più di 65 milioni di voti anticipati

Le elezioni americane potrebbero in realtà essere già decise prima del 5 Novembre, visti i numeri del cosiddetto early voting.

Oltre 65 milioni di elettori americani hanno già espresso il loro voto anticipatamente nelle elezioni presidenziali USA, battendo il precedente record del 2020, durante la pandemia di Covid-19, quando circa il 60% dei democratici e il 32% dei repubblicani avevano votato per posta. Stando all’Election Lab dell’Università della Florida, nel 2024 il voto anticipato vede prevalere  – mediamente 55% a 45% – le donne.

Secondo diversi sondaggi d’opinione la candidata democratica, Kamala Harris, è in netto vantaggio tra le donne, mentre il suo rivale repubblicano, Donald Trump prevale nell’elettorato maschile.

Negli USA ogni Stato consente di votare prima del giorno delle elezioni, di persona o via posta. In Alabama il voto anticipato per posta è iniziato addirittura l’11 settembre. Molti Stati, proprio a causa del lockdown, avevano facilitato per le elezioni, vinte da Joe Biden, il voto anticipato, ma questa tendenza – molto criticata per eventuali brogli e falsificazioni – ha subito una battuta d’arresto negli ultimi quattro anni. Trump ha dichiarato più volte che il “voto per corrispondenza non dovrebbe essere considerato valido”. Di conseguenza alcuni Stati hanno persino approvato leggi speciali per rendere più difficile votare in anticipo nelle elezioni del 2024, tra cui i due Stati chiave della Georgia e della Carolina del Nord.

Secondo un’analisi del canale televisivo americano CNN, nella Carolina del Nord, i repubblicani rappresentano il 34% del voto pre-elettorale, ovvero il 4% in più rispetto ai risultati registrato nel 2020. I democratici nello Stato rappresentano una quota minore, con il 33% del voto pre-elettorale, ovvero il 5% in meno rispetto a quattro anni fa. C’è anche una chiara differenza partitica nel modo in cui le persone votano in anticipo in Carolina del Nord. Mentre il 35% dei votanti di persona sono repubblicani e il 33% democratici, il 27% dei votanti per posta sono repubblicani e il 36% democratici. In Arizona, un altro Stato chiave, i repubblicani rappresentano il 43% dei voti, mentre i democratici il 36%.

Mentre gli americani continuano a votare in maniera anticipata, Trump e Harris continuano a battere i sette Stati in bilico (i cosiddetti swing states) e venerdì sera (1° novembre per chi legge) si sono sfidati a distanza di pochi chilometri in due comizi organizzati quasi contemporaneamente, a Milwaukee, in Wisconsin, dove i sondaggi danno un testa a testa tra i due rivali.