Prezzo del petrolio in rialzo per crisi Medio oriente

La crisi in Medio Oriente, che appare sempre più fuori controllo dopo l’uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, spinge verso l’alto il prezzo del petrolio. Preoccupa, chiaramente, un’escalation che possa ripercuotersi sulle forniture.

Così i futures del Brent sono saliti di 71 centesimi a 81,55 dollari (+0,9%) al barile nella tarda mattinata del 1 agosto. Il greggio statunitense West Texas Intermediate ha invece guadagnato 72 centesimi arrivando a 78,63 dollari  (+0,9%).

“I mercati petroliferi sono giustamente preoccupati che l’assassinio di Haniyeh porti l’Iran più direttamente nella guerra con Israele. E questo potrebbe mettere a rischio le forniture di petrolio dell’Iran e le relative infrastrutture”, spiega Reuters riportando le parole dell’analista della Commonwealth Bank of Australia Vivek Dhar. A spingere i prezzi verso l’altro ci sarebbero anche i dati dell’Energy Information Administration (EIA) che spiegano come la forte domanda abbia fatto scendere le scorse di greggio degli USA di 3,4 milioni di barili nella settimanatr ail 19 e il 26 luglio.