Putin ha vinto anche in Italia

Alle elezioni presidenziali russe hanno partecipato più di 4.500 connazionali residenti in Italia

Aleksej Paramonov

È stato terminato lo scrutinio delle schede per le elezioni presidenziali in Russia: Vladimir Putin ha ottenuto l’87,28% dei voti. L’affluenza alle urne ha raggiunto il 77,44% il risultato più alto di tutta la storia della Russia post sovietica.

La Commissione elettorale centrale ha pubblicato intanto i dati riguardo ai risultati del voto per le elezioni presidenziali all’estero. In particolare Putin ha ottenuto la maggior parte dei voti dei cittadini russi, residenti  in Italia. I cittadini russi potevano esprimere il proprio voto domenica 17 marzo, nella cosiddetta “principale giornata elettorale” presso i quattro seggi, aperti all’Ambasciata della Federazione Russa a Roma, nonché ai Consolati Generali a Milano, a Genova e a Palermo.

Nella capitale italiana per Putin ha votato il 61,73% degli elettori. L’attuale capo dello Stato, che dopo la schiacciante vittoria rimarrà al potere per altri 6 anni, fino al 2030, ha ottenuto il 51,65% dei voti favorevoli a Milano, il 70,86% a Genova e il 73,47% a Palermo. Come ha riferito l’Ambasciata della Federazione Russa a Roma più di 4.500 “connazionali hanno preso parte alle elezioni presidenziali russe in Italia”. A Roma hanno votato 1.560 persone, mentre a Milano vi erano 2.247 elettori. Inoltre, 532 persone hanno votato a Genova e 196 a Palermo.

In un’intervista all’agenzia stampa “TASS” l’Ambasciatore russo a Roma, Aleksej Paramonov, ha ringraziato cordialmente le autorità italiane che “a differenza di numerosi altri Paesi occidentali, fin dall’inizio non hanno interferito con l’organizzazione dei seggi elettorali né con lo svolgimento delle elezioni presidenziali russe in Italia”.

“È stata organizzata un’interazione costruttiva con le autorità e le forze dell’ordine della Repubblica Italiana al fine di prevenire possibili incidenti o provocazioni e anche di creare un ambiente favorevole e sicuro per il voto”, ha detto il capo della Rappresentanza diplomatica russa.