Vladimir Putin: la principale garanzia di sovranità e della sicurezza della Russia è la crescita della sua economia e del potenziale di difesa

Il primo ministro della Malesia, Anwar Ibrahim: “Per far fronte alla disintegrazione del sistema economico e commerciale globale favoriamo la cooperazione con la Russia, con la Cina e con tutti i nostri partner. Speriamo di essere assunti ai BRICS”

La Russia espanderà la sua cooperazione economica e commerciale con tutti i partner stranieri. Questa politica favorirà l’ulteriore rafforzamento della posizione della Federazione Russa a livello globale. Lo ha dichiarato il presidente della Russia, Vladimir Putin, nel suo discorso programmatico, pronunciato nel corso della sessione plenaria del Forum Economico Orientale a Vladivostok, la città portuale sull’Oceano Pacifico. “Espanderemo i nostri legami tra l’Estremo Oriente russo, tutto il nostro intero Paese con i partner stranieri, con i Paese amici, con gli Stati e le aziende che sono interessati a una cooperazione affidabile, a lungo termine e reciprocamente vantaggiosa e quindi continueremo a rafforzare la posizione della Russia nel mondo”, ha sottolineato il capo dello Stato russo, secondo cui “i legami commerciali globali e le rotte commerciali si stanno spostando sempre più verso l’Est e verso il Sud del mondo”.

Nella prima metà del 2024 l’economia russa è aumentata del 4,6%

Secondo Putin l’ulteriore sviluppo della Russia “dipende in gran parte dallo sviluppo della regione dell’Estremo oriente”, che rappresenta il 40% dell’intero territorio della Federazione Russa. Come ha detto il presidente russo, l’Estremo Oriente “rappresenta un enorme spazio per la realizzazione di iniziative imprenditoriali, dal lancio di nuovi progetti innovativi alla formazione di intere nuove industrie”. Il giorno prima Putin aveva partecipato alla messa in funzione dei tre stabilimenti moderni, che dovranno sostituire alcuni prodotti che il Paese in passato doveva importare dall’estero. Putin ha ricordato che nonostante le politiche ostili occidentali, la crescita economica della Russia nella prima metà del 2024 ha raggiunto quota del 4,6 per cento.

Le regioni dell’Estremo Oriente della Russia forniscono anche un accesso diretto ai mercati promettenti dei Paesi della regione Asia-Pacifico. Il presidente ha aggiunto che il Governo russo “lavora intensamente per migliorare il ‘clima’ per il business, per perfezionare l’ambiente imprenditoriale in tutta la Russia e nei suoi territori orientali in particolare, anche per gli investitori stranieri”.

“Il Forum Economico Orientale è diventato una piattaforma riconosciuta in Russia e nel mondo per stabilire forti contatti economici e commerciali, per discutere questioni strategiche di sviluppo dell’Estremo Oriente russo e dell’intera regione Asia-Pacifico”, ha detto Putin, ricordando che negli ultimi tre anni a margine di tre edizioni precedenti del Forum Orientale “sono stati conclusi più di 1.000 accordi del valore di oltre 10.500 miliardi di rubli (circa 119 miliardi di dollari).

Energia e la rotta artica

Per Putin un tema particolarmente importante è la sicurezza e la sovranità energetica della Russia. “Dobbiamo garantire la sovranità energetica del Paese, formare una base stabile per la fornitura ininterrotta di materie prime e combustibili a prezzi accessibili per le nostre regioni, le città e i territori”, ha detto Putin. Per quanto riguarda l’Estremo Oriente della Russia, il presidente ha auspicato l’elaborazione e la messa in funzione di un nuovo programma di potenziamento delle centrali elettriche e di costruzione delle infrastrutture per la trasmissione di energia elettrica. “Questo programma – ha detto il leader russo – aiuterà l’Estremo Oriente a eliminare il deficit elettrico che potrebbe rallentare lo sviluppo economico della regione”. Putin ha anche suggerito di valutare la costruzione delle centrali nucleari nella regione dell’Estremo Oriente.

Un aspetto particolarmente importante per lo sviluppo economico dei territori settentrionali e dell’Estremo Oriente della Russia è legato all’aumento del traffico di merci lungo la “rotta artica”, dal Mar di Kara fino allo stretto di Bering. Il presidente russo ha sottolineato che la Russia continuerà ad aumentare la capacità dei porti russi lungo tutta la rotta artica: “Vorrei sottolineare che alla fine dello scorso anno la capacità dei porti russi entro i confini della rotta artica ha superato i 40 milioni di tonnellate. Naturalmente, crediamo che questo sia solo l’inizio e continueremo ad aumentare le loro capacità, modernizzare il trasbordo delle merci ed espandere il sistema ferroviario a corta e a lunga distanza”, ha aggiunto Putin.

Il conflitto in Ucraina

Rispondendo alle domande sul conflitto armato con l’Ucraina, Putin ha notato che la Russia non ha mai rinunciato ai negoziati con l’Ucraina, ma non è pronta a condurli sulla base di “richieste effimere”. Putin ha sottolineato che i colloqui di pace si dovrebbero tenere “sulla base di documenti concordati e di fatto siglati a Istanbul”. Il presidente ha ringraziato i Paesi del mondo che sono sinceramente interessati a risolvere il conflitto ucraino: “Sono principalmente la Cina, il Brasile e l’India”, ha detto Putin. Per quel che riguarda l’incursione ucraina nella regione russa di Kursk, Putin ha detto che la Russia era riuscita a “decifrare” l’intenzione di Kiev di provocare lo spostamento delle truppe russa dal Donbass verso la regione di Kursk. Non è successo e l’offensiva russa per la “liberazione del Donbass” si sta accelerando, mentre i soldati ucraini saranno cacciati via dalla Russia: “Il sacro dovere dell’esercito russo è fare di tutto per cacciare il nemico dal nostro territorio”, ha dichiarato il presidente russo, elogiando i successi dei “raggruppamenti centrale e orientale” dell’esercito della Russia nella zona dove si svolge l’operazione militare speciale. “Le nostre truppe hanno accelerato le operazioni offensive, per molto tempo non ci sono state conquiste territoriali così grandi”, ha osservato Putin, addossando la colpa per la continuazione dei combattimenti all’Occidente e in particolare all’ex premier britannico, Boris Johnson.

Secondo Putin, ancora nel 2022 la Russia era riuscita a trovare l’accordo con l’Ucraina nel corso dei negoziati svoltisi a Istanbul, in Turchia: “Eravamo riusciti a trovare accordo, questo è il punto. Lo confermava la firma del capo della delegazione ucraina che aveva siglato questo documento, il che significa che la parte ucraina nel suo insieme era soddisfatta di quanto concordato”, ha detto Putin. Il presidente ha ricordato che l’accordo non è poi entrato in vigore solo perché l’Ucraina “ha ricevuto il comando di non farlo”. “C’era il desiderio tra le élite degli Stati Uniti, dell’Europa e di alcuni Paesi europei di ottenere una sconfitta strategica per la Russia, che non sarà mai possibile”, ha dichiarato il presidente della Russia.

Anwar Ibrahim e Vladimir Putin

Il tema della cooperazione internazionale tra la Russia e i Paesi-amici del mondo è stato proseguito nel suo discorso alla sessione plenaria dal primo ministro della Malesia, Anwar Ibrahim, che ha rinnovato la richiesta del Paese asiatico di aderire il più presto possibile al gruppo dei BRICS. “La Malesia è fortemente intenzionata a entrare nei BRICS. In questa maniera vogliamo diversificare i nostri sforzi nel campo della diplomazia economica e a rafforzare notevolmente i nostri legami politici, economici e commerciali con tutti i Paesi-membri dei BRICS”, ha detto il primo ministro della Malesia, che durante i colloqui con Putin il 4 settembre, aveva accettato con gratitudine l’invito di partecipare al summit dei BRICS, in programma per il 22-24 di ottobre, in Kazan, in Russia.