La visita del presidente russo a Ulan Bator per consolidare l’asse Russia-Mongolia-Cina. L’invito al presidente della Mongolia di partecipare al summit dei BRICS. Anche la Turchia vuole aderire a questo gruppo internazionale.
Le relazioni tra la Russia e la Mongolia, i due Stati-fratelli, stanno manifestando un’ottima dinamica di crescita. Come ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, durante i colloqui a Ulan Bator martedì, 3 settembre, con il presidente mongolo, Ukhnaagiin Khurelsukh, “nel corso dei nostri lavori abbiamo analizzato fino a fondo tutte le linee del nostro partenariato strategico, sia sul piano regionale, che su quello globale, con un accenno particolare sulla nostra cooperazione nell’economia”.
Dopo aver raggiunto l’anno scorso quota di 2,2 miliardi di dollari, nel periodo gennaio-luglio del 2024 l’interscambio commerciale tra la Russia e la Mongolia è stato pari a 1,4 miliardi. Attualmente la Russia è il secondo maggiore partner commerciale della Mongolia dopo la Cina.
La Russia e la Mongolia stanno lavorando insieme sulla realizzazione di alcuni progetti infrastrutturali internazionali tra cui la costruzione di un nuovo gasdotto Russia-Mongolia-Cina e la modernizzazione della ferrovia “Ulan Bator” che dovrà diventare una parte integrante dei corridoi di trasporto in tutta la Grande Eurasia.
Putin ha inoltre elogiato l’efficace lavoro dei due Paesi nel settore umanitario, in particolare nel campo dell’istruzione: attualmente nelle università russe studiano migliaia di giovani mongoli a spese del Governo russo. A sua volta, il presidente della Mongolia, Ukhnaagiin Khurelsukh, ha ringraziato Putin per la visita, che si svolge in un anno in cui i due Paesi celebrano diversi anniversari contemporaneamente, tra cui l’85mo anniversario della vittoria congiunta delle forze armate della Mongolia e dell’Unione Sovietica contro gli invasori giapponesi sul fiume Khalkhin Gol e il 50mo anniversario della fondazione della città di Erdenet, costruita praticamente “da zero” dall’URSS negli Anni Settanta del 20° secolo insieme a uno stabilimento metallurgico, che produce del molibdeno e alcuni altri metalli di terre rare.
Putin ha auspicato una collaborazione più stretta della Mongolia con il gruppo BRICS e ha invitato il presidente mongolo a partecipare al summit di questa influente organizzazione internazionale che si svolgerà a Kazan, in Russia il 22-24 ottobre prossimi. Ukhnaagiin Khurelsukh ha accolto l-invito con gratitudine.
Dopo l’adesione ai BRICS all’inizio di quest’anno dei cinque Paesi nuovi, anche la Turchia ha presentato la richiesta di diventare membro a pieno titolo del gruppo. Come ha detto il consigliere presidenziale russo, Jurij Ushakov, i leader di 36 Paesi del mondo sono già stati invitati al vertice dei BRICS in Russia. “A proposito, 18 dei 36 leader che abbiamo invitato hanno già confermato la loro partecipazione”, ha detto Ushakov ai giornalisti ai margini del summit russo-mongolo, aggiungendo che all’evento sono stati invitati anche i rappresentanti di diverse associazioni internazionali e i leader dei Paesi che intendono aderire ai BRICS o intensificare la cooperazione con il gruppo. Secondo Ushakov i BRICS stanno per lanciare alcuni nuovi formati di cooperazione con tutti paesi interessati del mondo.