Quasi un argentino su due è in stato di povertà

L'inflazione continua a erodere il potere d'acquisto e nei primi tre mesi del 2024 ci sono oltre 3 milioni di nuovi poveri secondo uno studio di un'università di Buenos Aires

Dati allarmanti sulla povertà in Argentina arrivano dallo studio “Nowcast de pobreza” condotto da Martín González-Rozada dell’Università Torcuato Di Tella di Buenos Aires.

Lo studio calcola che oltre il 48% degli argentini vive in famiglie urbane povere. La povertà negli ultimi sei mesi al 48,3%: una media tra il 44,9% previsto per l’ultimo trimestre del 2023 e l’attuale 51,8%, calcolato sui sui primi tre mesi del 2024. In questa prima parte dell’anno l’Argentina ha registrato 3,2 milioni di nuovi poveri a causa dell’impatto dell’inflazione sul potere d’acquisto. In una stima che comprende anche le aree non urbane,  circa 22,6 milioni di persone sarebbero in stato di povertà su una popolazione totale argentina di 46,8 milioni di abitanti. Il 2023 si era invece chiuso con un numero di persone in povertà stimato dall’istituto ufficiale di statistica di 19,4 milioni.

Secondo lo studio il paniere di base per il semestre è di 177.598 AR$ (195 USD circa) per adulto, con un aumento del 239% rispetto all’anno precedente.

L’inflazione annuale in Argentina è salita al 287,9%,  9,7 punti rispetto al dato relativo a febbraio: la spirale inflativa nel Paese rimane la peggiore al mondo. L’inflazione mensile è invece scesa all’11% a marzo, con un calo di due punti rispetto a febbraio, secondo il rapporto è il terzo calo mensile consecutivo, dopo che a dicembre aveva raggiunto il 25,5%, il massimo dal febbraio 1991.