L’Italia non ha voluto ascoltare le ragioni di Mosca, riguardo ai motivi del conflitto armato in Ucraina, e ha aderito a tutte le possibili e immaginabili “azioni anti-russe”. Lo ha dichiarato in un’intervista all’agenzia stampa RIA Novosti l’Ambasciatore della Russia a Roma, Aleksej Paramonov, nominato a capo della sede diplomatica lo scorso maggio. In precedenza, Paramonov, era stato Console generale della Russia a Milano, dopodiché per 10 anni ha diretto i lavori del Primo Dipartimento europeo del ministero degli Esteri a Mosca.
“A mio parere, le relazioni tra la Russia e l’Italia stanno attraversando un momento drammatico. Già da un anno e mezzo osserviamo come l’Italia, soggetta a influenze derivanti dall’appartenenza a un blocco (la NATO, N.d.R.), alle pressioni esterne e a reazioni emotive, abbia finito per smarcarsi unilateralmente dalla Russia”, ha detto il diplomatico russo, ricordando che per fortuna “tra la Russia e l’Italia vengono ancora mantenute le relazioni diplomatiche”, che tra l’altro “sono usate per scongiurare pericolosi malintesi riguardanti aspetti chiave delle relazioni bilaterali e internazionali”.
Per Paramonov è molto deplorevole che “Roma abbia aderito a tutte le possibili azioni anti-russe: la fornitura di armamenti e di informazioni di intelligence al regime di Kiev, la diffusione della propaganda ucraina anti-russa, e così via. E, ahimè, allo stesso modo degli altri membri della Nato, la Repubblica Italiana ha preso indirettamente parte al conflitto ucraino schierandosi a fianco di Zelensky”, ha sottolineato l’Ambasciatore russo.
Per fortuna “molti italiani, essendo cattolici e autentici sostenitori delle posizioni antimilitariste, danno ascolto alla visione umanitaria ed equilibrata di Papa Francesco”.
Per quanto riguarda i “rapporti (dei rappresentanti diplomatici russi) con la società civile italiana, e cioè con i cittadini comuni che non ricoprono incarichi amministrativi, ci rassicurano in merito alla saggezza, al buon senso e all’apertura del popolo italiano. La gran parte degli italiani si posiziona inequivocabilmente a favore del mantenimento di un rapporto amichevole con la Russia. Non vogliono altro che la fine del conflitto ucraino il più presto possibile, la revoca delle sanzioni e il ritorno al precedente dialogo costruttivo e reciprocamente vantaggioso”, ha notato Paramonov.
E l’Ambasciatore Paramonov infine ammette: “Bisogna riconoscere che il danno arrecato ai rapporti tra i nostri due Paesi è enorme, ma se il punto di non ritorno ancora non è stato raggiunto, non è certo saggio sostare in equilibrio instabile”.