Reddito da lavoro in calo, crescono le disuguaglianze

E' quanto si legge nel rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro. Il Covid 19 ha peggiorato la situazione e lo sviluppo dell'intelligenza artificiale potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione

Crescono le disuguaglianze nel mondo del lavoro: la quota di reddito da lavoro ristagna e un’ampia fetta di giovani rimane fuori dal mondo del lavoro, dell’istruzione o della formazione. E’ quanto si legge nell’aggiornamento di settembre 2024 del World Employment and Social Outlook dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO).

Nello studio si evidenzia come la quota globale del reddito da lavoro, cioè la parte del reddito totale che è percepita dai lavoratori, sia scesa di 0,6 punti percentuali dal 2019 al 2022 e da allora è rimasta piatta, aggravando una tendenza al ribasso in atto da tempo. Tra i fattori determinanti di questo declino c’è la pandemia COVID-19, con quasi il 40% della riduzione della quota di reddito da lavoro che si è verificata durante gli anni della pandemia (2020-2022). Questo ha peggiorato le disuguaglianze esistenti: il reddito da capitale si concentra sempre di più tra i ricchi, compromettendo i progressi verso l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 10 che, al contrario, avrebbe l’obiettivo di  ridurre le disuguaglianze sia all’interno dei Paesi sia tra i Paesi.

Come conclude l’ILO, la quota globale del reddito da lavoro è al 52,3%, un tasso insufficiente per raggiungere gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile  anche se i progressi tecnologici e l’automazione hanno stimolato la produttività e la crescita economica, i lavoratori non hanno beneficiato di questa crescita e anzi rischiano di vedere la situazione peggiorare ulteriormente con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che rischia di aumentare ulteriormente le disuguaglianze.