Per le prossime elezioni in Gran Bretagna c’è tempo: saranno a fine 2024. I laburisti sono in vantaggio da tempo in ogni sondaggio e la tendenza “a sinistra” è stata confermata anche dalle elezioni suppletive dello scorso 20 luglio.
Keir Starmer, leader dei laburisti, delinea già le priorità di un futuro possibile Governo e la linea nei confronti dell’Unione Europea sarebbe quella di un riavvicinamento, nonostante non ci sia alcuna intenzione di rientrare nel blocco UE e nel mercato comune.
Starmer infatti non considera un buon accordo quello firmato da Boris Johnson con Bruxelles. Al Financial Times ha spiegato che “non è un buon accordo, come quasi chiunque riconosce, è decisamente troppo snello e alla scadenza fissata per una revisione (nel 2025, ndr) si potrà tentare di ottenere un’intesa molto migliore per il Regno Unito in particolare a livello commerciale”.
Un segnale concreto di distensione nei rapporti tra Londra e Bruxelles è avvenuto anche di recente, con l’adesione del Regno Unito ai programmi Horizon Europe e Copernicus che riguardano l’innovazione, la ricerca e lo spazio, settori strategici nella lotta al cambiamento climatico e in un momento di transizione energetica. L’accordo, firmato il 7 settembre, prevede un contributo del Regno unito di quasi 2,6 miliardi di euro all’anno.