Repubblica Srpska: il rapporto della Commissione europea è pieno di cinismo e di menzogne

Il verdetto di Bruxelles riguardo alle prospettive (scarse) di integrazione della Bosnia Erzegovina, e in particolare della Repubblica Srpska nella UE, è arrivato subito dopa la partecipazione del presidente, Milorad Dodik, al summit dei BRICS in Russia.

Milorad Dodik e Vladimir Putin

Quello della Commissione UE, che nella sua assurda battaglia contro la Russia “nota tutto e non perdona niente”, è un tipico “comportamento meschino” e un “segno di debolezza”. Pochi giorni dopo la partecipazione di una delegazione della Repubblica Srpska (entità serba della Bosnia Erzegovina) ai lavori del summit annuale dei BRICS, a Kazan, in Russia, dove il presidente, Milorad Dodik, era stato ricevuto dal leader russo, Vladimir Putin (nella foto), è stato pubblicato il rapporto molto critico della Commissione europea “sui progressi della Bosnia Erzegovina verso l’integrazione nella UE”.

Le conclusioni a cui sono arrivati i cosiddetti “esperti” della Commissione europea hanno messo i vertici della Repubblica Srpska in stato di shock. Per il presidente, Milorad Dodik, il rapporto “è pieno di cinismo e di affermazioni errate”: “La mia impressione è che il documento sia stato scritto dai musulmani a Sarajevo e consegnato ai funzionari europei per denigrare la Repubblica Srpska, senza alcuna ragione”, ha dichiarato Dodik, intendendo le autorità bosniache rappresentative della componente musulmana.

Il rapporto della Commissione europea, pur riconoscendo “alcuni risultati” nel processo di integrazione della Bosnia Erzegovina nella UE, nella parte dedicata alla politica estera, nonché a quella di sicurezza e di difesa comune, critica il Paese per la “mancata piena attuazione” delle misure restrittive della UE in seguito del conflitto militare tra la Russia e l’Ucraina”.

Tra le righe del documento, redatto a Bruxelles, si legge l’indignazione dei vertici politici europei per la “posizione neutrale dell’esponente serba della presidenza tripartita del Paese e in particolare della Repubblica Srpska”. In questo contesto la UE ha sottolineato che “nel maggio 2024 la Russia ha aperto un ufficio politico della sua ambasciata a Banja Luka, rafforzando i contatti con l’entità serba”.

Il 25 ottobre, a margine del summit annuale dei BRICS, Milorad Dodik ha avuto un  colloquio lungo e molto cordiale con il presidente russo, Vladimir Putin, nel corso del quale ha sottolineato che la “Repubblica Srpska vorrebbe essere inclusa in qualche modo nei BRICS”.

Dodik ha sottolineato che la collaborazione tra la Repubblica Srpska e la Russia è “piena di rispetto e comprensione”.

“La Russia è ufficialmente la quarta economia più grande secondo il Fondo monetario internazionale e questo dimostra che le sanzioni non stanno funzionando. Purtroppo impongono anche a noi delle sanzioni. Due giorni fa abbiamo respinto la richiesta di introdurre i visti per i cittadini russi”, ha detto Dodik, secondo cui Mosca “non è isolata”. “Non sono riusciti a isolare né la Russia né lei personalmente, e questo ci rende tutti molto felici. Grazie per averci permesso di incontrarci qui”, ha detto ancora Dodik a Putin.