Romania, voce fuori dal coro sulle presunte minacce russe

Donald Trump: “Incoraggerei la Russia a fare quel diavolo che vuole” a qualsiasi Paese membro della NATO che non sta rispettando le linee guida di spesa per la difesa collettiva.

La Federazione Russa “non ha mai attaccato la Romania e sono certo che non lo farà in futuro”. Lo ha detto sabato 10 febbraio il premier romeno, Marcel Ciolacu, in un’intervista all’agenzia di stampa “Agerpres”. La Romania è il Paese-membro dell’Alleanza atlantica sin dal 2004, ma le dichiarazioni del primo ministro romeno contrastano con i moniti sempre più allarmistici che arrivano sia dal quartier generale della NATO a Bruxelles che dalle altre capitali europee.

Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano tedesco “Welt am Sonntag” che l’Alleanza deve prepararsi all’eventualità che lo scontro con la Russia duri decenni. “La Nato non si sta preparando a una guerra con la Russia”, ha detto Stoltenberg, secondo cui dopo la vittoria nel conflitto armato contro l’Ucraina “non c’è garanzia che l’offensiva russa non possa estendersi ad altri Paesi”.

Dalla Germania prima il ministro della Difesa, Boris Pistorius, e dopo il capo di Stato maggiore tedesco, il generale Carsten Breuer, hanno dichiarato che i tedeschi “devono essere pronti all’eventualità di una guerra con la Russia” entro i prossimi 5-8 anni. A “rincarare la dose” è stato il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen, secondo cui la “Russia potrebbe attaccare un Paese della NATO in soli tre anni”. È stato il più duro tra gli “avvertimenti” sul “possibile desiderio di Mosca di andare oltre alla guerra in Ucraina”. Poulsen, le cui dichiarazioni sono state riprese dal quotidiano britannico “Financial Times”, si è unito ai colleghi di altri Paesi della NATO, senza però rispondere alla domanda, “ma perché la Russia, il più grande Paese del mondo, ricchissimo di risorse naturale lo dovrebbe mai fare?”.

E per l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che vola verso la nomination come candidato del Grand Old Party (GOP), il partito Repubblicano, per le prossime elezioni presidenziali ha attaccato i Paesi-membri della NATO perché “non destinano sufficienti risorse alla Difesa”, e ha anche minacciato di “non proteggerli” nel caso in cui tornasse alla presidenza degli Stati Uniti.

In un evento elettorale alla Coastal Carolina University, a Conway, nella Carolina del Sud, Trump ha ricordato un dialogo con un leader europeo non meglio specificato: “Uno dei presidenti di un grande Paese si è alzato e mi ha chiesto: ‘Ebbene, signore, se non paghiamo e siamo attaccati dalla Russia, ci proteggerà?’”, ha raccontato Trump, aggiungendo di aver risposto: “‘Non hai pagato? No, non ti proteggerò!”.

Anzi. Trump ha sottolineato che incoraggerebbe la “Russia a fare quel diavolo che vuole” a qualsiasi Paese membro della NATO che non rispetta le linee guida di spesa per la difesa, ammettendo anche che non “rispetterebbe la clausola di difesa collettiva” se rieletto.