Roubini a BCE e BoE: “Alzate ancora i tassi per evitare stagflazione”

Il celebre economista americano, Nouriel Roubini, professore emerito della Stern School of Business della New York University e ceo di Roubini Macro Associates, ha lanciato un duro monito alla Banca centrale europea e alla Banca d’Inghilterra affinché “alzino ancora i tassi”.
Secondo Roubini, noto negli ambienti finanziari mondiali come Mr. Doom per aver previsto lo scoppio della bolla immobiliare negli Stati Uniti nel 2008 e la successiva crisi finanziaria globale, “la BCE, guidata da Christine Lagarde e la BoE, guidata dal governatore, Andrew Bailey, devono continuare ad alzare i tassi di interesse per evitare la stagflazione”.
In un’intervista a Bloomberg Television, tra i fattori che minacciano di dare ancora una spinta alla corsa dei prezzi Roubini, ha citato per l’area dell’euro e per il Regno Unito “il forte e recente recupero dei prezzi del petrolio” che, secondo Mr. Doom, “sta tornando di nuovo ad alimentare, tra le Banche centrali del mondo, la paura di una nuova fiammata dei prezzi”.
Rispondendo alla domanda “qual è il motivo per il quale l’economista rivolge il suo consiglio alla BCE e alla Bank of England, e non alla Federal Reserve di Jerome Powell”, Roubini, noto per il suo pessimismo, ha risposto che la sua preoccupazione fondamentale “risiede nel fatto che, in generale, in Europa l’inflazione sta salendo ancora velocemente, a fronte di una crescita del PIL che si fa sempre più zoppicante”.
Il portale Finanzaonline nota che le dichiarazioni dell’economista americano sono arrivate a pochi giorni dalla “grande carrellata” internazionale di annunci sui tassi, che vedono come mittenti la Federal Reserve, la Swiss National Bank, la Bank of England e infine, venerdì 22 settembre, la Bank of Japan, guidata dal governatore, Kazuo Ueda, che finora è riuscito nonostante tutto a conservare dei tassi negativi.
Tra i consigli “pratici” di Roubini si può citare il target per la BoE che “dovrebbe alzare i tassi fino al 5,75%”. Attualmente i tassi principali di riferimento del Regno Unito sono pari al 5,25%, mentre la previsione per la riunione, in programma per giovedì 21 settembre, parla di un rialzo di 25 punti base, fino a quota del 5,5%.
Ma per Roubini sarebbe “poco”, dal momento che l’inflazione corre troppo velocemente sia nella zona dell’euro che in Gran Bretagna, mentre lo sviluppo delle economie europee sta pericolosamente segnando il passo. “Un caso classico di stagflazione, quando la pressione inflazionistica diventa sempre più forte e le economie perdono lo slancio”, ha sottolineato l’economista americano, invitando le autorità finanziarie del Vecchio continente e della Gran Bretagna a risolvere la situazione “dando la precedenza assoluta alla lotta all’inflazione”.