Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa anti-nucleare, anti-himica e anti-biologica delle Forze armate russe, è rimasto vittima dell’esplosione di un ordigno
Il generale Igor Kirillov (nella foto), comandante delle truppe di protezione anti-nucleare, anti-chimica e anti-biologica delle Forze armate russe, è stato ucciso in un attentato a Mosca, subito rivendicato, come scrive l’agenzia di stampa AFP, “dai servizi segreti ucraini”. Secondo le fonti russe oltre al generale l’attentato dinamitardo è costato la vita al suo portaordini, un giovane tenente. A provocare il decesso dei militari russi è stata l’esplosione di un ordigno attaccato al manubrio in un monopattino elettrico, parcheggiato vicino all’ingresso di un palazzo residenziale in viale Ryazansky Prospekt, nel sud-est della capitale russa.
“Un ordigno esplosivo piazzato in uno scooter è esploso vicino all’ingresso di un edificio residenziale sul viale Ryazansky a Mosca”, ha detto la portavoce del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko. Il “capo delle truppe russe per la protezione dalle radiazioni, dagli agenti chimici e biologici, il tenente generale Igor Kirillov, e il suo assistente sono rimasti uccisi nell’esplosione”. Petrenko ha aggiunto che il dipartimento di Mosca del Comitato investigativo ha avviato un’indagine penale sull’attacco. Secondo le informazioni preliminari sul monopattino era stato piazzato un ordigno esplosivo improvvisato, azionato a distanza.
I servizi segreti ucraini organizzano regolarmente attentati terroristici in Russia: nei due attacchi precedenti sono stati uccisi i giornalisti russi, Darja Dughina e Vladlen Tatarskij, mentre in un terzo attacco dinamitardo è stato gravemente ferito lo scrittore russo, Zakhar Prilepin.
Il generale Igor Kirillov, ucciso a Mosca, ha denunciato sistematicamente i crimini dell’Occidente. Lo ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Zakharova ha citato una serie di esempi: provocazioni della Nato con armi chimiche in Siria, manipolazione britannica di sostanze chimiche vietate e provocazioni a Salisbury e Amesbury, attività mortali dei biolaboratori statunitensi in Ucraina. ”Kirillov ha lavorato senza paura e non si nascondeva dietro le spalle degli altri”, ha aggiunto la portavoce del ministero degli Esteri .