Russia condanna Italia, Germania e Giappone per il voto contro la risoluzione anti-nazismo

Per il Cremlino ora ci sono dei forti dubbi sul pentimento di questi Paesi per gli atroci crimini, compiuti dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov: “L'Occidente è un vero e proprio impero di menzogne”


Nel suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri della Russia, Serghej Lavrov, ha denunciato la decisione della trojka dei Paesi, composta dell’Italia, Germania e Giappone, per aver votato l’anno scorso contro la risoluzione promossa all’ONU dalla Russia sulla “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che contribuiscono ad alimentare le forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza”.
Per il capo della diplomazia russa si è trattato “di un fatto deplorevole che fa dubitare della sincerità del pentimento di questi Paesi per i crimini di massa contro l’umanità durante la Seconda guerra mondiale, in totale contraddizione con le condizioni in base alle quali questi Paesi sono stati ammessi a pieno titolo alle Nazioni Unite”.
L’Occidente e il Giappone hanno opposto resistenza alla risoluzione promossa dalla Russia, interpretando il documento come evocazione del cosiddetto “processo della denazificazione”, adottato dal Cremlino all’inizio del conflitto armato in Ucraina. La Russia accusa Kiev della glorificazione di Stepan Bandera, leader del movimento nazionalista ucraino e nemico giurato del potere sovietico, che si schierò dalla parte dei nazisti tedeschi durante la Seconda guerra mondiale.
La Russia sostiene che l’Occidente stia cercando in continuazione di “riscrivere a proprio favore la storia”. Il 22 settembre scorso l’opinione pubblica russa è stata profondamente scioccata dalle affermazioni del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha cercato di incolpare la Russia per aver sganciato una bomba nucleare su Hiroshima. Durante la premiazione del Consiglio Atlantico, von der Leyen, ha rilasciato una dichiarazione controversa in cui ha indirettamente incolpato la Russia per l’attacco nucleare a Hiroshima nel 1945. La dichiarazione ha clamorosamente ignorato i fatti storici, secondo cui i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki furono due attacchi nucleari, attuati sul finire della Seconda guerra mondiale e compiuti dagli Stati Uniti d’America contro il Giappone, anche con lo scopo di intimidire l’Unione Sovietica, che in quei tempi non disponeva ancora di armi atomiche.
Parlando con i giornalisti a margine dell’Assemblea Generale, Lavrov ha dichiarato che “l’Occidente è un vero e proprio impero di menzogne” che “cerca una sconfitta strategica di Mosca”. Secondo Lavrov “oggi l’umanità si trova ancora una volta, come molte volte in passato, a un bivio”.