Morta all’età di 100 anni la donna simbolo della vittoria sovietica sul nazifascismo
È morta martedì, 26 novembre, all’età di 100 anni, Maria Limanskaja, una delle più conosciute veterane sovietiche della Grande Guerra Patriottica (Seconda guerra mondiale). Limanskaja è diventata famosa in tutto il mondo dopo che venne ritratta il 2 maggio del 1945 dal fotografo sovietico, Evghenij Khaldej, in una foto davanti alla porta di Brandeburgo, a Berlino, mentre dirigeva il traffico una settimana prima della capitolazione del Terzo Reich.
La donna è deceduta nella regione russa di Saratov, dove viveva, secondo quanto reso noto dal Governatore, Roman Busarghin.
Limanskaja, arruolatasi all’Armata Rossa come volontaria all’età di 18 anni, fu impiegata all’inizio per cucire le divise dei soldati e successivamente divenne una regolatrice militare del traffico delle truppe.
Il suo battesimo del fuoco avvenne a Batajsk, nella regione di Rostov sul Don, dove, sotto il fuoco nemico, diresse i soldati che attraversavano il fiume Don.
Maria Limanskaja prese parte anche alla battaglia di Stalingrado, a quella di Simferopoli, in Crimea. Successivamente fu trasferita in Bielorussia, partecipò alla liberazione della Polonia dai nazifascisti, prima di raggiungere Berlino. Al momento della celebre foto Limanskaja aveva 21 anni.
Dopo la fine della Grande Guerra Patriottica (Seconda guerra mondiale), Maria Limanskja (nella foto all’età di 75 anni) lavorò prima come infermiera e più tardi come bibliotecaria.
Nel 2020 nella città russa di Marks (regione di Saratov) in onore di Limanskja è stato inaugurato un monumento di bronzo, chiamato “Madona di Brandeburgo” (foto sotto).