Russia: la NATO stringe il cappio intorno ai nostri confini

Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov: "Le tensioni con la NATO sono ormai al livello di “scontro diretto”

L’Alleanza nordatlantica compie 75 anni. Per l’occasione al quartier generale della NATO a Bruxelles alla presenza dei ministri degli Esteri dei Paesi membri si è svolta una cerimonia solenne, presieduta del segretario generale del blocco, Jens Stoltenberg. Al termine della cerimonia i ministri, tra cui il capo della diplomazia degli Stati Uniti, Antony Blinken, si sono riuniti per il secondo giorno di lavori della ministeriale Esteri della NATO. È stata discussa la proposta, avanzata da Stoltenberg, di costituire un fondo speciale di aiuti militari all’Ucraina stimato in 100 miliardi di euro.

Per il Cremlino i risultati di questi 75 anni sono molto deludenti. Il portavoce presidenziale russo, Dmitrij Peskov, ha dichiarato che “di fatto le relazioni tra la Russia e la NATO sono ormai scivolate al livello di uno scontro diretto”.

“In effetti – ha sottolineato Peskov – i Paesi della NATO, l’Alleanza stessa, è già coinvolta nel conflitto in Ucraina. La NATO in continuazione fa avvicinare le sue infrastrutture militari verso i nostri confini”.

Alla vigilia delle celebrazioni a Bruxelles il ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo, Serghej Shoigu. La conversazione tra i due, durata all’incirca un’ora, è stata la prima da ottobre 2022 ed è avvenuta su iniziativa francese. Lecornu ha segnalato a Shoigu la disponibilità di Parigi a intensificare gli scambi relativi alla lotta contro il terrorismo dopo l’attentato al Crocus City Hall del 22 marzo scorso. Lecornu ha espresso le sue condoglianze per l’attacco terroristico. Shoigu ha sottolineato che l’indagine, avviata in relazione all’attacco terroristico, “sarà sicuramente portata a termine e tutti i responsabili saranno puniti”. Infine il ministro russo ha trasmesso all’omologo francese le “preoccupazioni” di Mosca riguardo alle dichiarazioni del presidente, Emanuel Macron, di un possibile invio di un contingente militare francese in Ucraina, affermando che “tale mossa potrebbe creare problemi per la Francia stessa”.