La difesa antiaerea russa ha abbattuto cinque missili americani “ATACMS” e ha danneggiato il sesto, caduto su una base militare nella regione russa di Brjansk
Mentre gli Stati Uniti continuano a non rilasciare commenti, riguardo alla decisione del presidente uscente, Joe Biden, di permettere all’Ucraina di usare dei missili americani a lungo raggio d’azione contro il territorio russo, nella notte tra il 18 e il 19 novembre le Forze armate ucraine hanno attaccato la regione russa di Brjansk, facendo uso di sei missili balistici di produzione statunitense “ATACMS”.
Come è stato annunciato dal ministero della Difesa russo, “alle ore 03:25 il nemico ha cercato di colpire una zona nella regione russa di Brjansk”. I sistemi missilistici di difesa antiaerea della Federazione Russa S-400 e “Pantsir” hanno abbattuto cinque missili e hanno danneggiato il sesto, i cui frammenti sono caduti nell’area di un’infrastruttura militare, provocando un incendio che è stato prontamente domato. Il ministero ha sottolineato che l’attacco “non ha causato danni o vittime”.
Dopo la decisione degli Stati Uniti di inviare in Ucraina dei missili “ATACMS” a lungo raggio, anche la Gran Bretagna e la Francia sarebbero pronte a fornire a Kiev dei missili rispettivamente “Storm Shadow” e “SCALP” per gli attacchi nella profondità del territorio russo. I missili modificati “Storm Shadow” i francesi “SCALP”, con una gittata di 550-560 chilometri, permetterebbero a Kiev di colpire basi logistiche, depositi di carburante e altri obiettivi strategici all’interno della Russia, raggiungendo anche Mosca, la capitale della Russia.