Nei primi 7 mesi dell’anno il commercio tra la Russia e la Mongolia ha superato quota di 1,4 miliardi di dollari
Sulla strada a Vladivostok, nell’Estremo Oriente, dove il presidente russo parteciperà ai lavori della Nona edizione del Forum Economico Orientale (Eastern Economic Forum, EEF), Vladimir Putin è arrivato a Ulan Bator, la capitale della Mongolia, dove martedì, 3 settembre, incontrerà l’omologo Ukhnaagiin Khurelsukh, per discutere sia dell’agenda regionale che di quella internazionale. Come ha dichiarato il consigliere presidenziale russo, Jurij Ushakov, i due leader proseguiranno i colloqui, iniziati il 4 luglio scorso, durante il summit dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Shanghai Cooperation Organisation, SCO), ad Astana, in Kazakhstan.
“È diventata una tradizione per Putin – ha detto Ushakov – quella di visitare la Mongolia ogni 5 anni, in ricorrenza degli anniversari della vittoria congiunta delle forze armate sovietiche e mongole a Khalkhin Gol, nell’ambito della guerra sovietico-giapponese tra il 1932 e il 1939”. E questa volta Putin parteciperà alle celebrazioni dedicate all’85mo anniversario della vittoria.
Prima di visitare la Mongolia, un Paese che ai tempi sovietici veniva ampiamente considerato “una repubblica informale dell’URSS”, Putin ha rilasciato un’intervista al quotidiano mongolo “Onoodor”, nella quale il presidente russo ha dichiarato che “lo sviluppo di un partenariato strategico con la Mongolia rimane una delle priorità della politica estera russa nella Grande Eurasia”.
“Sono sicuro – ha detto Putin – che la cooperazione multilaterale tra la Russia e la Mongolia diventi sempre più significativa per servire a beneficio dei nostri popoli”. Per Putin “il partenariato tra Mosca e Ulan Bator in tutte le aree chiave sta procedendo ad un buon ritmo”. Oltre ai settori di cooperazione tradizionale che vanno dal commercio all’assistenza russa all’industrializzazione di questo Paese asiatico, entrambe le parti stanno lavorando su “nuovi progetti promettenti” tra cui la costruzione di un nuovo gasdotto Russia-Mongolia-Cina. Sono in corso i lavori di modernizzazione della ferrovia Russia-Mongolia, che in futuro diventerà una parte integrante dei corridoi di trasporto intercontinentali tra la Cina, l’Asia Centrale, la Russia, il Medio Oriente e l’Europa.
Secondo Putin, grazie alla cooperazione con la Russia è stato possibile avanzare “in modo significativo” la preparazione di un accordo provvisorio sulla zona di libero scambio tra l’Unione economica eurasiatica (UEE) e la Mongolia. “La cooperazione trilaterale tra la Russia, la Mongolia e la Cina si svilupperà a condizione che sarà vantaggiosa per tutti e tre i Paesi”, ha sottolineato infine il presidente russo.
Da parte sua il consigliere Ushakov ha detto che la Russia e la Mongolia “mantengono un dialogo politico attivo ai massimi livelli”. Per quanto riguarda il commercio bilaterale nel periodo gennaio-luglio del 2024 l’interscambio ha superato quota di 1,4 miliardi di dollari. “La Russia è stata a lungo il secondo più grande partner commerciale della Mongolia dopo la Cina. Nel 2023, il volume del commercio russo-mongolo ammontava a 2,2 miliardi di dollari”, ha detto Ushakov, secondo cui “nell’attuale contesto geopolitico, la Russia attribuisce una particolare importanza allo sviluppo delle relazioni con la Mongolia”.