Russia: negoziati attivi con Paesi dell’Africa per produzione congiunta di materie prime

Il portavoce del Cremlino: la Federazione Russa non è uno Stato isolato

Aleksej Likhachev

La Russia sta negoziando con diversi Paesi africani per l’esplorazione e lo sfruttamento congiunto dei giacimenti di litio e di uranio. Come ha dichiarato il direttore generale della società statale russa “Rosatom” che lavora nel settore dell’energia nucleare, Aleksej Likhachev (nella foto), “la Russia sviluppa la cooperazione con diversi i Paesi africani, con i quali stati firmati dei memorandum d’intesa per la cooperazione sull’uso pacifico dell’energia atomica. Sono in corso negoziati sull’accesso della Russia ai loro depositi di litio e di uranio”.

Le dichiarazioni di Likhachev hanno fatto seguito a una conferenza stampa a Mosca, nel corso della quale il portavoce presidenziale russo, Dmitrij Peskov, aveva dichiarato che nonostante la politica occidentale, la Russia “non è affatto uno Stato isolato”. Secondo Peskov, “la Russia è parte integrante del dialogo internazionale, in quanto sostiene le relazioni basate sul rispetto reciproco e il diritto internazionale, invece delle regole stabilite dai singoli Stati, ha aggiunto Peskov. Questo approccio, secondo il funzionario, “è sostenuto dalla stragrande maggioranza degli Stati del mondo”.

Le parole del rappresentante del Cremlino si riferiscono al maxi summit dei BRICS, che si terra a Kazan, in Russia, dal 22 al 24 di ottobre prossimi. In questo contesto Peskov ha enfatizzato che all’interno del dialogo nell’ambito dei BRICS “nessuno sta cercando di assumere posizioni dominanti e imporre la propria volontà agli altri”.