Vladimir Putin a Vladivostok: bisogna sviluppare le reti elettriche e le infrastrutture logistiche dell’Estremo Oriente
Ai margini del Forum Economico Orienta, in corso a Vladivostok, nell’Estremo Oriente della Russia, il presidente, Vladimir Putin, ha convocato una riunione governativa sullo sviluppo delle infrastrutture di questa regione strategica del Paese. Secondo Putin l’Estremo Oriente “supera molte altre regioni della Russia in termini di sviluppo economico”. Le positive dinamiche dello sviluppo economico di questa regione sono confermate tra l’altro dall’aumento dell’utilizzo di energia elettrica nella zona: “In generale nel Paese l’anno scorso il consumo di elettricità è aumentato dell’1,4%, mentre nell’Estremo Oriente questo dato è cresciuto del 3,5 per cento. Ciò riflette la crescita delle attività economiche e commerciali nella regione”, ha sottolineato Putin.
Secondo le previsioni del Cremlino nei prossimi 6 anni, fino al 2030, il “consumo di elettricità nella parte orientale della Russia salirà in media del circa il 5% all’anno e questo ritmo sarà due volte superiore alla media russa”.
Per soddisfare le esigenze energetiche sia delle aziende che dei residenti dell’Estremo Oriente, Putin ha enfatizzato la necessità di costruire entro il 2030 alcune nuove centrali elettriche che dovrebbero aumentare la generazione elettrica almeno di 2,6 gigawatt. Tra i progetti prioritari per lo sviluppo economico dell’Estremo Oriente della Russia Putin ha menzionato la costruzione della centrale termoelettrica “Yuzhno-Jakutskaja” nel nord-est della Siberia, nonché la modernizzazione della centrale termoelettrica “Svobodnenskaja TES”, costruita nel 2017 nella regione dell’Amur, al confine con la Cina. Inoltre, vanno ammodernati urgentemente oltre 270 impianti termoelettrici alimentati a gasolio. In questo contesto il Governo è stato incaricato a preparare e ad adottare entro la fine del 2024 un programma di sviluppo della generazione dell’energia elettrica a lungo termine nell’Estremo Oriente.
Un altro aspetto molto importante dello sviluppo economico e sociale dell’Estremo Oriente della Russia è legato, secondo Putin, alla costruzione e all’ammodernamento tecnico delle infrastrutture strategiche. In primo luogo si tratta di aeroporti, viste le distanze che separano Vladivostok da Mosca e da altri maggiori centri abitati del Paese. Per esempio la distanza tra Vladivostok e Mosca in linea d’aria è pari a 6.409 chilometri. “Bisogna anche aumentare urgentemente la disponibilità dei biglietti aerei”, ha detto Putin, dopo aver attirato l’attenzione dell’esecutivo sulla necessità di “sviluppare le reti autostradali nella regione, costruendo nuove ponti, incluso quello attraverso il fiume Lena nella regione settentrionale della Jacuzia, dove si trovano i maggiori giacimenti diamantifere della Russia”. Infine Putin ha sottolineato che “un potente vantaggio competitivo dell’Estremo Oriente è la vicinanza alle rotte logistiche internazionali del Pacifico, l’inclusione delle regioni Est della Russia nel sistema globale di movimento dei flussi di merci”.