I vertici degli Stati Uniti s’interrogano sui motivi dell’improvvisa decisione del Cremlino
Dopo sette anni di servizio impeccabile a capo della Rappresentanza diplomatica della Federazione Russa a Washington, l’Ambasciatore russo, Anatolij Antonov (nella foto), è ritornato in patria. Antonov ha guidato i lavori dell’Ambasciata russa negli Stati Uniti durante il periodo più difficile nella storia delle relazioni tra Mosca e Washington, specialmente negli ultimi due anni dopo all’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina, che sono stati caratterizzati da un inasprimento quasi senza precedenti dei legami bilaterali. Le dimissioni di Antonov sono state annunciate a sorpresa dal ministero degli Esteri russo lo scorso fine settimana e subito dopo Antonov ha lasciato gli USA.
“La Russia nominerà un suo nuovo Ambasciatore negli Stati Uniti a tempo debito”, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, secondo il quale “le dimissioni dell’Ambasciatore Antonov non significano che le relazioni diplomatiche tra Mosca e Washington saranno declassate”.
Secondo l’autorevole quotidiano russo “Vedomosti”, che ha raccolto le indiscrezioni che trapelano dalla Duma di Stato, la Camera bassa del Parlamento russo, a sostituire Antonov sarebbe l’ex Ambasciatore in Canada, Aleksandr Darchiev.
L’Ambasciatore Antonov, 69 anni, arrivò nella capitale degli Stati Uniti il 31 agosto del 2017. Il diplomatico russo si è laureato all’Università per le relazioni internazionali MGIMO nel 1978. Nel periodo 2004-2011 è stato a capo del Dipartimento per le questioni relative alla sicurezza e al disarmo del Ministero degli Esteri russo. Dal 2011 al 2016, Antonov è stato viceministro del ministero della Difesa della Russia con la delega ai rapporti con i Paesi esteri. Nel dicembre del 2016 è stato nominato vice ministro degli Affari Esteri della Russia e otto mesi più tardi ha assunto la carica di Ambasciatore negli Stati Uniti.