Sale la tensione tra Somalia e Etiopia

La Somalia ha mandato a casa l’ambasciatore etiope a Mogadiscio, Muktar Mohamed Ware, “per consultazioni” e ha chiuso i consolati nelle regioni del Puntland e del Somaliland.

“La palese interferenza del governo etiope negli affari interni della Somalia è una violazione dell’indipendenza e della sovranità della Somalia”, ha dichiarato l’ufficio del primo ministro somalo come riportato da Reuters.

Il riferimento è alla disputa su un memorandum d’intesa che l’Etiopia aveva siglato a gennaio per affittare 20 km di costa nel Somaliland ottenendo così uno sbocco sul mare. Il Somaliland è un territorio che ha un effettiva autonomia dal 1991 situato nella porzione settentrionale della Somalia che si dichiara come Repubblica indipendente pur senza aver alcun riconoscimento da parte della comunità internazionale.

L’Etiopia in cambio dell’accesso sul mare, dove installare, tra l’altro, una base militare, avrebbe concesso il riconoscimento del Somaliland. Dalla Somalia l’accordo era stato definito “illegale” e gli analisti temevano che questo accordo potesse destabilizzare una regione già particolarmente del Corno d’Africa, come i fatti sembrano dimostrare.

Negli ultimi giorni si è aggiunta la questione del Puntland, uno degli stati della Federazione somala, che ha deciso di ritirare il riconoscimento al governo di Mogadiscio in seguito alle non gradite modifiche apportate del parlamento alla Costituzione provvisoria del Paese. L’amministrazione del Puntland ha spiegato che si considera uno Stato pienamente indipendente fino a quando non ci sarà una costituzione approvata da tutti i somali e un governo indipendente.

“Queste misure sono state adottate nell’interesse di salvaguardare la sovranità, l’unità, l’indipendenza e l’integrità territoriale della Repubblica federale della Somalia – si legge in un comunicato del ministero degli Esteri riportato Agenzia Nova – Sebbene il governo federale della Somalia rimanga fermo nel suo impegno a mantenere e promuovere relazioni pacifiche con tutti i Paesi vicini, è essenziale che il rispetto reciproco della sovranità e dell’integrità territoriale costituisca la base di tali relazioni”.