Sanzioni alla Russia: in arrivo il 13° pacchetto

Niente più “fish and chips”: la Russia lascia senza merluzzo i consumatori britannici

L’Unione europea ha raggiunto un compromesso su una nuova serie di sanzioni anti-russe che dovranno soprattutto “colpire” aziende che collaborano con Mosca e aiutano la Russia a eludere le sanzioni, introdotte in precedenza. Come ha annunciato il Belgio, Paese-presidente di turno della UE, gli ambasciatori del blocco hanno raggiunto mercoledì 21 febbraio un accordo di principio sul 13° pacchetto di sanzioni alla Russia, che sarà sottoposto a una procedura scritta e dovrà essere approvato formalmente per il 24 febbraio, il secondo anniversario del inizio del conflitto armato tra la Russia e l’Ucraina.

Per il momento i particolari del 13° pacchetto sanzionatorio non sono stati resi noti. Si sa che le sanzioni sono fortemente incentrate sulla lotta all’elusione e riguardano aziende di tutto il mondo accusate di fornire alla Russia tecnologie avanzate, prodotti e componenti, importati dalla UE. Per la prima volta le sanzioni prendono di mira le aziende della Cina, sospettate di aiutare l’industria della difesa russa a procurarsi articoli sottoposti a embargo. Saranno colpite anche numerose aziende della Turchia e della Corea del Nord, nonché di molti altri Paesi del mondo. Quasi duecento persone ed entità, per lo più russe, sono state aggiunte alla “lista nera”, che ora contiene più di 2.000 nomi.

La Cina ha più volte respinto gli appelli dell’Unione europea e degli Stati Uniti affinché Pechino si unisca alle politiche antirusse dell’Occidente, del Giappone e della Corea del Sud. Invece nel 2023 gli scambi economici e commerciali tra la Russia e la Cina hanno raggiunto il record di oltre 240 miliardi di dollari, superando facilmente l’obiettivo di 200 miliardi l’anno, fissato come target per il 2024 dai leader dei due Paesi. Mosca ha detto che l’economia russa è riuscita ad adattarsi sia alle sanzioni economiche, che al blocco in Occidente delle attività russe, stimate in 300 miliardi di dollari. Nel 2023 l’economia russa è aumentata su base annua del 3,4 per cento.

Parallelamente a Bruxelles, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha confermato che la sua amministrazione sta preparando un “nuovo grande pacchetto di sanzioni contro la Russia”.

Anche la Russia annuncia misure di ritorsione, annullando i numerosi accordi commerciali con i cosiddetti Paesi “non amichevoli”. L’ultimo, “buttato nel cestino” il 21 febbraio dalla Duma di Stato (la Camera dei deputati del Parlamento russo), è stato l’accordo che consentiva ai marinai britannici di pescare liberamente nella zona economica russa del mare di Barents. Secondo alcune stime il 40% del merluzzo sulle tavole dei consumatori britannici arriva peopeio dalle gelide acque dei mari settentrionali della Russia.