Il presidente serbo, Aleksandar Vucic: “Macron vorrebbe che imponessimo sanzioni alla Russia”
A margine della visita del presidente francese, Emmanuel Macron, a Belgrado, la Serbia ha firmato il contratto con l’azienda aeronautica francese Dassault per la fornitura di 12 caccia multiruolo Rafale. Il documento è stato firmato dal ministro serbo della Difesa, Bratislav Gasic, e da Pascal Daloz, ceo della società francese.
Il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic, ha sottolineato che il valore totale del contratto è “di 2,7 miliardi di euro e riguarda l’acquisto di 12 aerei che saranno di proprietà della Serbia”. Da parte sua Macron ha sottolineato che l’accordo “è di importanza storica, poiché la Serbia occupa un posto importante nella sicurezza dell’intero continente europeo”.
Secondo Macron la vendita degli aerei da combattimento Rafale alla Serbia rappresenta un “cambiamento strategico” nella politica estera del Paese balcanico. “Molti criticano Belgrado per la partnership con la Russia e con la Cina – ha deto Macron -, mentre ora ne ha una con la Francia”.
Invece per la stampa indipendente serba, è stata una decisione “forzata”, quella di acquistare 12 Rafale dalla Francia, definiti come aerei da combattimento “poco affidabili e della vecchia generazione”. Belgrado di certo preferirebbe acquistare dei modernissimi e decisamente meno costosi cacciabombardieri “made in Russia”, ma nella situazione geopolitica attuale non è pensabile.
Mentre alcuni media di Belgrado hanno definito il deal come “miliardi buttati via”, gli altri hanno messo in evidenza le parole di Vucic riguardo alla “proprietà serba di velivoli acquistati”, ipotizzando che potrebbero essere rivenduti in un secondo momento a “un Paese africano”. C’è chi ha addirittura ipotizzato che si trattasse di una sofisticata operazione del Cremlino che permetterebbe alla Russia di accedere alle tecnologie militari francesi e della NATO.
In questo contesto, rispondendo a una domanda se “Belgrado si stia allontanando da Mosca dopo la firma dell’acquisto di dodici caccia Rafale dalla francese Dassault” il presidente Vucic ha riconosciuto il fatto secondo cui Macron vorrebbe che anche la Serbia “imponesse sanzioni” alla Russia. “Non mi vergogno della mia decisione”, ha dichiarato Vucic, sottolineando anche che “non è pensabile che la Serbia trasferisca la tecnologia militare francese alla Russia”.