È stato presentato il progetto di una nuova centrale idroelettrica sul Danubio
La costruzione della centrale idroelettrica del tipo “reversibile” Djerdap-3 permetterà alla Serbia di diventare un leader regionale nella produzione di energia elettrica. Come ha detto il ministro delle Miniere e dell’Energia serba, Dubravka Djedovic Handanovic, alla presentazione dell’ambizioso progetto “la costruzione della centrale idroelettrica cambierà il futuro e la sicurezza energetica della Serbia nei prossimi 60 anni”.
Il ministro ha sottolineato che “Djerdap-3 è un progetto al 100% serbo e non condiviso con la Romania com’era stato all’epoca del campo socialista: “La centrale sarà situata sul nostro territorio”, ha sottolineato Djedovic Handanovic.
La centrale idroelettrica del tipo “reversibile” Djerdap-3 sarà costruita dalla società “Elektroprivreda Serbii” (Energia elettrica della Serbia) sul fiume Danubio, nei pressi del villaggio di Dobra nel comune di Golubac.
Sarà la terza centrale elettrica denominata “Djerdap” dopo la prima realizzata nel 1972 e la seconda nel 1985. A differenza delle prime due, che erano progetti congiunti tra la Jugoslavia e la Romania, la centrale “Djerdap-3” sarà interamente realizzata all’interno del territorio della Serbia.
Come hanno spiegato i rappresentanti della società “Elektroprivreda Serbii” la centrale “Djerdap-3” funzionerà come una comune centrale idroelettrica, cioè ricava energia elettrica dalle turbine messe in movimento dalla caduta dell’acqua. Ma l’impianto è anche reversibile ed è in grado di ripescare acqua dal basso e andare a rimpinguare il bacino alto, funzionando proprio come una pompa. Nella prima modalità la centrale genera energia elettrica, nella seconda la consuma e riporta l’acqua là dov’era. Grazie a questa possibilità, la centrale si comporta come una super-batteria. Quando l’energia elettrica avanza, la centrale, che di fatto mette in collegamento due bacini con un dislivello tra loro di 380-407 metri e con circa 2 chilometri (immagine sotto) di distanza, la usa “ripompando” l’acqua in alto, praticamente trasformando questa energia elettrica in energia potenziale. “Sarà anche un deposito di stoccaggio stagionale per l’energia prodotta in eccesso”, ha sottolineato il ministro serbo.