L’economia della Russia sfida le sanzioni occidentali e continua a crescere
La Serbia non imporrà sanzioni contro la Russia, anche a fronte della decisione degli Stati Uniti di introdurre misure finanziarie contro la compagnia petrolifera serba Nis. “Non sono pronto in questo momento a discutere la potenziale imposizione di sanzioni della Serbia contro la Russia”, ha detto il presidente serbo, Aleksandar Vucic, sottolineando come Belgrado “ha resistito per quasi tre anni nel mantenere una politica di principio, seria e responsabile in cui siamo stati per la pace fin dall’inizio”. Il capo dello Stato serbo ha comunque definito “gravi” le conseguenze delle sanzioni americane contro la compagnia petrolifera Nis, i cui azionisti di maggioranza sono le russe “Gazprom Neft” e “Gazprom”.
Intanto il presidente della Russia, Vladimir Putin (nella foto), intervenendo al congresso annuale del partito di governo “Russia Unita”, ha detto che l’economia della Russia si sta sviluppando e crescendo nonostante le sanzioni senza precedenti: “La Russia si sta sviluppando, l’economia sta crescendo, e tutto questo in mezzo a sanzioni senza precedenti a livello globale, oltre alle grossolane interferenze e pressioni da parte delle élite al potere di alcuni Stati”. Stando alle recenti stime nel 2024 il Prodotto interno russo dovrà crescere su base annua di oltre il 4 per cento.
Secondo il presidente russo “nessun ricatto e nessun tentativo esterno di interferire nei confronti della Russia porterà mai a nulla”, mentre la Russia “sopprimerà duramente i tentativi di minare l’unità del Paese” che sarà “pronto a reagire su tutti i fronti”.