L’ aeroporto di Belgrado è il primo al mondo a consentire la ricarica gratuita di veicoli elettrici con dispositivi solari. Firmata una dichiarazione politica congiunta tra la Serbia e l'Ungheria.
L’aeroporto internazionale “Nikola Tesla” della capitale serba Belgrado, è diventato il primo al mondo a consentire la ricarica gratuita delle batterie dei veicoli elettrici attraverso dispositivi alimentati a energia solare. Si tratta di uno dei risultati più tangibili della cooperazione tra le autorità del Paese balcanico e la società francese “Vinci”, la concessionaria che gestisce l’aeroporto di Belgrado. Come è stato annunciato in un comunicato “nella zona Premium Parking P1 dei parcheggi dell’aeroporto sono state installate cinque stazioni solari con dieci colonnine di ricarica per veicoli elettrici”. Ogni stazione solare può caricare contemporaneamente le batterie di due veicoli.
Il Governo della Serbia dedica molta attenzione allo sviluppo delle infrastrutture innovative e delle vie di comunicazione ad alte prestazioni. Come ha annunciato il presidente serbo, Aleksandar Vucic, a Budapest, dopo l’incontro con il primo ministro ungherese, Viktor Orban, e la firma di una dichiarazione politica congiunta, “al più tardi entro marzo 2026 sarà attivo il collegamento ferroviario ad alta velocità che collegherà le due capitali, Belgrado e Budapest”. Il capo dello Stato serbo ha sottolineato che ci vorranno soltanto due ore e quarantacinque minuti per viaggiare tra le due capitali.
Vucic ha discusso con Orban anche della costruzione di un oleodotto in Ungheria. “Lo studio di fattibilità sarà completato entro il 10 dicembre. Abbiamo stanziato le risorse. La nostra quota sarà intorno ai 150 milioni di euro”, ha detto il presidente serbo. Belgrado lavora anche “a proseguire l’affitto degli impianti di stoccaggio del gas” in Ungheria. Vucic, infine, ha chiesto al premier magiaro di considerare la possibilità che la Serbia acquisti “il 5-10% della proprietà della centrale nucleare di Paks”, costruita in Ungheria dalla società statale russa “Rosatom”.
Oltre alla dichiarazione politica congiunta tra i due Paesi, firmata da Vucic e Orban dopo la sessione del Consiglio per la cooperazione strategica, le due delegazioni hanno firmato altri 6 accordi e protocolli nei settori della giustizia, della cultura, dell’integrazione europea, dell’innovazione e della diplomazia.