Si chiamerà Starlab la futura stazione orbitante privata

Starlab (Laboratorio stellare) sarà questo il nome della nuova stazione spaziale che sarà progettata e costruita in stretta collaborazione tra la società statunitense Voyager Space e il colosso europeo dell’industria aerospaziale Airbus. Starlab sarà il primo complesso abitato privato nello spazio. Il lancio è previsto per il 2028, l’anno in cui la Stazione orbitante internazionale ISS sarà messa fuori servizio. Il modulo cargo russo “Zarya”, primo componente della ISS fu portato in orbita nel gennaio del 1998.
Voyager Space, la società di venture capital americana e il maggiore gruppo aerospaziale europeo Airbus, rappresentato da Airbus Space and Defence, hanno annunciato la costituzione di una società mista che progetterà, costruirà e in futuro gestirà il lavoro di Starlab.
La costituzione della joint venture fa seguito a un accordo, concluso nel gennaio del 2023, in base al quale Voyager Space aveva scelto Airbus per garantire un avanzato supporto tecnico e tecnologico del progetto delle nuova stazione spaziale. “La joint venture guidata dagli Stati Uniti riunirà nel suo ambito i leader di livello mondiale del settore spaziale e permetterà di sposare in maniera organica gli interessi americani ed europei nell’esplorazione dello spazio”, si sottolinea in un comunicato stampa, diffuso da Airbus.
Oltre all’headquarter americano, la nuova joint venture disporrà anche di una forte filiale europea. Airbus gestisce numerosi stabilimenti in Europa e questo faciliterà l’accesso ai servizi offerti dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dalle agenzie spaziali dei vari Paesi, tra cui l’Italia, e più in generale dall’industria aerospaziale del Vecchio continente.
La divisione delle quote di partecipazione alla nuova JV tra Voyager Space e Airbus, né il piano finanziario per gli anni a venire, sono stati resi pubbliche.
Si sa però che ancora alla fine del 2021 Voyager Space si aggiudicò dalla NASA, tramite la consociata Nanoracks, un contratto da 160 milioni di dollari, appunto per sviluppare la stazione orbitante Starlab, il cui lancio è previsto per il 2028. In base agli schizzi tecnici si può giungere alla conclusione che Starlab sarà più piccola rispetto alla Stazione ISS, ma il modulo principale avrà un diametro maggiore, di circa otto metri. Secondo alcune indiscrezioni Starlab, così come la ISS, sarà dedicata prevalentemente a ricerca scientifica in stato di microgravità.
La Russia e gli Stati Uniti che, nonostante le tensioni politiche, continuano a lavorare fianco a fianco a bordo della ISS con la partecipazione dell’Agenzia spaziale del Giappone JAXA, CSA (Canada) e della europea ESA, hanno deciso di estendere fino al 2028 l’utilizzo della stazione. In passato Airbus per conto della ESA costruì il modulo scientifico Columbus, che fu inviato alla ISS con lo shuttle americano Atlantis e venne agganciato alla stazione l’11 febbraio del 2008.