Singapore dà il benvenuto a Papa Francesco

Il primo ministro, Lawrence Wong: “Grati per il contributo delle istituzioni cattoliche alla nostra società”. Papa Francesco: “Brillante esempio di ciò che l’umanità può realizzare”.

Papa Francesco e il ministro della Cultura di Singapore, Edwin Tong

Papa Francesco ha raggiunto l’ultima tappa del suo 45esimo viaggio apostolico. Il Pontefice è a Singapore (11-13 di settembre). Subito dopo l’arrivo al Parliament House il Papa ha incontrato il presidente della città-Stato, Tharman Shanmugaratnam e il primo ministro, Lawrence Wong. Il Pontefice ha ricevuto onori ufficiali che hanno incluso la presentazione di un’elegante orchidea Dendrobium bianca (nella foto sopra) alla quale è stato dato il suo nome: Papa Francesco. Questo gesto non è stato solo un omaggio, ma anche un simbolo di rispetto e ospitalità, un modo per rafforzare il legame tra culture e tradizioni diverse.

Quella a Singapore è la quarta e ultima tappa di un viaggio apostolico del Pontefice nei Paesi dell’Asia e dell’Oceania: prima di recarsi a Singapore il Papa aveva visitato l’Indonesia, il Papua Nuova Guinea e il Timor Est. Come tutto il viaggio apostolico di Papa Francesco, la tappa conclusiva a Singapore “è incentrata sui temi dell’unità della speranza e della croce con l’accento speciale sulla dignità umana, l’inclusività, l’impegno per la pace e la coesistenza tra culture e fedi diverse”.

E durante un incontro nel Teatro del Centro culturale universitario della National University of Singapore, Bergoglio ha auspicato “che venga prestata particolare attenzione ai poveri, agli anziani – le cui fatiche hanno realizzato le fondamenta della Singapore che conosciamo oggi – e per tutelare la dignità dei lavoratori migranti, che contribuiscono alla costruzione della società e ai quali occorre garantire un salario equo”.

“Nel rapporto con le religioni non cristiane – ha sottolineato il Papa – va sviluppato il dialogo interreligioso e la collaborazione tra diverse comunità di fede con spirito di apertura e rispetto reciproco, fondamentali per la costruzione di una società che sia giusta e pacifica”. Secondo il Pontefice “Singapore è un brillante esempio di ciò che l’umanità può realizzare lavorando insieme in armonia, con senso di responsabilità e con spirito di inclusività e fraternità. Vi incoraggio a continuare su questa strada, confidando nella promessa di Dio e nel suo amore paterno per tutti”.

“Il rispetto reciproco, la collaborazione, il dialogo e la libertà di professare il proprio credo nella lealtà alla legge comune sono condizioni determinanti del successo e della stabilità ottenuti da Singapore, requisiti per uno sviluppo non conflittuale e caotico, ma equilibrato e sostenibile”, ha detto infine Papa Francesco.

Il primo ministro di Singapore, Lawrence Wong, ha ricordato che “Singapore e il Vaticano godono di buoni legami interpersonali, la cui storia risale agli inizi del 1800, quando nel Paese fu celebrata la prima messa cattolica”. Secondo Wong “da allora le istituzioni cattoliche hanno contribuito molto alla nostra società, nell’istruzione, nella sanità e in molte aree sociali. Siamo immensamente grati per questo contributo difficile da valutare alla nostra società multirazziale e multireligiosa”, ha sottolineato Wong, esaltando “una positiva discussione con Papa Francesco sull’importanza del dialogo interreligioso e dell’armonia religiosa”.

“Queste sono aree di comune interesse tra Singapore e il Vaticano e non vediamo l’ora di continuare a impegnarci e a cooperare”, ha sottolineato il primo ministro.

Il programma della visita apostolica prevede la celebrazione di una Santa Messa nello Stadio nazionale, dopodiché, venerdì, 13 settembre, Papa Francesco avrà un incontro interreligioso con i giovani al Catholic Junior College. L’agenda della visita a Singapore, secondo la Santa Sede, prevede anche un “incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù presso il Centro di ritiro di San Francesco Saverio”.