Papa Francesco ha invitato i giornalisti, chiamati “comunicatori”, che seguono i lavori dell’Assemblea sinodale al Vaticano, a fare la funzione giornalistica “bene” e con il “rispetto nei confronti della Chiesa”.
Secondo il portale Internet “Vatican News”, in questo contesto il Papa ha ricordato come le polemiche e le pressioni mediatiche nei precedenti Sinodi si siano sovrapposte alle discussioni in aula, spesso orientando anche l’agenda di lavoro. “Quando (c’è stato) il Sinodo sulla famiglia, c’era l’opinione pubblica fatta dalla mondanità di noi, che era per dare la comunione ai divorziati: e così siamo entrati nel Sinodo. Quando (c’è stato) il Sinodo per l’Amazzonia, c’era l’opinione pubblica, la pressione, che era per fare i viri probati: siamo entrati con questa pressione, no?”.
“Adesso – ha detto il Papa – ci sono alcune ipotesi di questo Sinodo: ‘Ma cosa faranno? Forse il sacerdozio alle donne’, non so, queste cose che dicono fuori, no? E dicono tante volte che i vescovi hanno paura di comunicare quello che succede”.
Per questo il Pontefice si è rivolto direttamente ai “comunicatori” chiedendo loro “di fare la vostra funzione bene, giusta, che la Chiesa a le persone di buona volontà – le altre diranno quello che vogliono – capiscano che anche nella Chiesa c’è la priorità dell’ascolto. Trasmettere questo: è tanto importante”.
La prima tappa del Sinodo durerà fino al 28 di ottobre e dovrà affrontare alcuni temi urgenti che andranno appunto dalla concessione del “sacerdozio alle donne”, alla tutela della “famiglia tradizionale”, all’interruzione artificiale della gravidanza e alla questione delle copie dello stesso sesso.