Due cariche importanti nell’amministrazione provvisoria siriana sono state affidate alle donne.
La nuova Siria non sarà fonte di problemi per nessun altro Paese, mentre le autorità garantiranno la sicurezza della regione almeno per i prossimi cinquant’anni . Lo ha dichiarato in un’intervista all’emittente saudita “Al Arabiya”, Ahmed al Sharaa (noto come Abu Muhammad Al Jolani), capo del Comando generale della nuova amministrazione siriana e leader del gruppo salafita “Hayat Tahrir al Sham” (HTS).
“Durante il processo di liberazione della Siria è stata prestata molta attenzione a evitare vittime o sfollamenti. Abbiamo fatto del nostro meglio per rendere fluida la transizione del potere”, ha sottolineato Al Jolani, invitando l’Iran “a riconsiderare la sua politica nella regione”.
Per quanto riguarda il processo democratico in Siria, Al Jolani ha detto che l’organizzazione delle elezioni potrebbe richiedere fino a tre-quattro anni di tempo: “Qualsiasi processo elettorale corretto richiede un censimento completo della popolazione, e anche per questo ci vorrà del tempo”, ha detto Al Jolani, aggiungendo che “la stesura di una nuova Costituzione potrebbe richiedere circa tre anni”. Il leader dell’amministrazione post-Assad ha detto che a questo riguardo “sarà convocata una ‘Conferenza di dialogo nazionale’ per riunire tutte le componenti della società siriana e formare commissioni tecniche specifiche”.
Intanto la nuova amministrazione siriana procede con le nomine dei ministri del Governo provvisorio. Il Comando generale della nuova amministrazione siriana ha confermato la nomina del generale Murhaf Abu Qasra, figura di spicco dell’opposizione, come ministro della Difesa nel nuovo governo di transizione.
Inoltre la nuova amministrazione siriana ha annunciato la nomina di Maysaa Sabrine (nella foto) come capo della Banca centrale della Siria. Maysaa Sabrine, che sarà la prima donna a ricoprire l’incarico, ha avuto in passato ruoli di rilievo all’interno dell’Istituto di credito centrale, tra cui quella di primo vicegovernatore. Un’altra donna, Aisha al Dibas, è stata nominata a capo dell’Ufficio per gli affari femminili. Vale a dire che due donne ricopriranno le posizioni ufficiali nella nuova amministrazione siriana, guidata dal gruppo islamista “Hayat Tahrir al Sham”.
Nel frattempo la nuova amministrazione siriana prosegue i suoi incontri con i rappresentanti della comunità internazionale che hanno esortato il leader di HTS, Al Jolani, ad “adottare un approccio inclusivo”, non solo per quanto riguarda la parità di genere ma anche rispetto alle minoranze etniche e religiose. Nell’ambito del processo di internazionalizzazione il ministro degli Esteri del governo siriano di transizione, Asaad Shaibani, ha ricevuto un invito ufficiale dal capo della diplomazia dell’Arabia Saudita, Faisal bin Farhan al Saud, per visitare il Regno. “Accetto questo invito con piacere e sono onorato di rappresentare il mio Paese nella prima visita ufficiale. Siamo ansiosi di costruire relazioni strategiche con i nostri fratelli dell’Arabia Saudita in tutti i campi”, ha dichiarato Asaad Shaibani.