È stato diviso in quattro tappe il vertice mercoledì, 13 settembre, tra il presidente della Russia, Vladimir Putin, e il leader nordcoreano, Kim Jong Un. I due hanno ispezionato il centro spaziale siberiano di Vostochny, dopodiché si sono svolti i colloqui tra le delegazioni dei due Paesi, seguiti da un faccia a faccia Putin-Kim e un pranzo ufficiale in onore del presidente nordcoreano. Tra i progetti concreti c'è un "triangolo" logistico e di trasporti tra la Russia, la Cina e la Corea del Nord.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha accolto con una lunga stretta di mano il leader nordcoreano Kim Jong Un all’ingresso principale del centro spaziale russo di Vostochny. Dopo il benvenuto di Putin, Kim Jong Un ha ringraziato il presidente russo per l’invito ed ha sottolineato che la Corea del Nord “sostiene le decisioni della Russia” e “intende sviluppare ulteriormente i legami tra i due Paesi”.
“Discuteremo di tutto”, ha detto Putin quando i giornalisti gli hanno chiesto se la cooperazione tecnico-militare sarà all’ordine del giorno dell’incontro. “Parleremo di tutte le questioni, lentamente. C’è tempo”, ha aggiunto. Quanto alla possibilità che la Russia aiuti Pyongyang a costruire satelliti, Putin ha precisato: “Ecco perché siamo venuti al cosmodromo di Vostochny. Il leader della Corea del Nord mostra grande interesse per la tecnologia missilistica e sta cercando di sviluppare quella spaziale”, ha sottolineato ancora il leader del Cremlino.
Il centro spaziale Vostochny si trova nella regione orientale russa dell’Amur e comprende, come ha spiegato l’agenzia di stampa russa RIA Novosti, “il complesso di lancio progettato per i veicoli della serie ‘Soyuz-2’, per condurre la preparazione, il lancio e le operazioni successive e svolgere lavori in caso di atterraggio di fortuna, su una superficie di circa 45mila metri quadrati”.
La prima tappa del summit è stata dunque dedicata alla visita del centro spaziale.
Dopo aver ispezionato il cosmodromo, le delegazioni di Mosca e di Pyongyang hanno avuto un breve incontro formale nel corso della quale Kim ha detto che “la Russia si è sollevata in una lotta sacra per difendere la propria sovranità”.
“La Corea del Nord sarà sempre al fianco della Russia nella lotta contro l’imperialismo”, ha detto il leader nordcoreano Kim Jong Un, secondo il quale i colloqui con Putin porteranno le relazioni bilaterali tra i due Paesi a un nuovo livello. “Le relazioni con la Russia sono la prima priorità della Corea del Nord”, ha sottolineato Kim.
Ai colloqui a livello delle delgazioni, a fianco di Putin ha partecipato il ministro della Difesa della Russia, Serghej Shoigu, che lo scorso agosto aveva visitato Pyongyang, dove aveva avuto un lungo incontro confidenziale con Kim e aveva preparato il suolo per il primo viaggio all’estero dopo la pandemia Covid del leader nordcoreano.
Il breve incontro tra le delegazioni è stato seguito da un segretissimo faccia a faccia tra Putin e Kim. Come succede sempre a questo tipo di incontri niente di concreto riguardo i temi fondamentali dei colloqui è trapelato dalle delegazioni russa e nordcoreana. Secondo le fonti dell’intelligence degli USA al centro dei colloqui si sarebbe trovato il delicatissimo tema del potenziamento della cooperazione tecnico-militare tra la Russia e la Corea del Nord, i cui arsenali bellici in gran parte risalgono ancora all’epoca sovietica. “La Russia sta esaurendo rapidamente i propri arsenali bellici –ha scritto il quotidiano The New York Times – e vorrebbe approvvigionarsi nella Corea del Nord che usa gli stessi calibri di proiettili di artiglieria e di missili anticarro dell’esercito russo”. In cambio Kim vorrebbe che Mosca fornisse alla Corea del Nord alcune delle sue tecnologie avanzate per la costruzione dei satelliti spia e dei sottomarini a propulsione nucleare. I media hanno ricordato come negli Anni 50-60 del secolo scorso l’Unione Sovietica insegnò agli scienziati e ai tecnici nordcoreani i principi fondamentali della costruzione di armi atomiche.
Washington ha subito colto l’occasione di un possibile rafforzamento della collaborazione tecnico-militare tra Mosca e Pyongyang per preannunciare l’invio in Ucraina dei missili ATACMS a lungo raggio di azione. Il canale televisivo americano CNN ha sottolineato che “la decisione finale sulla fornitura di ATACMS a Kiev non è ancora stata presa”. Tuttavia, secondo un funzionario dell’Amministrazione del presidente USA, Joe Biden, dopo il vertice Putin-Kim la “probabilità che ciò avvenga ora è molto più alta di prima”.
Dopo il pranzo il presidente russo Putin ha menzionato soltanto un tema del summit, quello dell’agricoltura. “Abbiamo parlato dello sviluppo dell’agricoltura e la Russia ha molto da offrire. La Russia invia aiuti umanitari alla Corea del Nord. Ma oltre agli aiuti umanitari, ci sono buone possibilità di lavorare insieme alla pari. Le prospettive non sono male”, ha detto Putin al canale televisivo russo Rossija1.
La Russia – che quest’anno conta su un raccolto cerealicolo non inferiore a 130 milioni di tonnellate – si è impegnata ad inviare alla Corea del Nord nuovi “consistenti” aiuti umanitari. L’anno scorso Mosca aveva già “regalato” a Pyongyang 25.000 tonnellate di frumento.
Infine il presidente russo ha anche menzionato alcuni altri progetti congiunti che riguardano trasporti e logistica. “Pensiamo a una ferrovia, a un’autostrada, alla riapertura di un porto marittimo, e con questo si potrà creare un ottimo triangolo logistico per la Cina. Possiamo aumentare di parecchie volte il volume del traffico ed è molto importante”, ha detto Putin senza andare nei dettagli del progetto.