Il provvedimento aveva ottenuto un veto "simbolico" in Senato dove il governo ha la minoranza. Ora il divisivo Carles Puigdemont può tornare in Spagna dall'esilio che si era autoinflitto
Il Congresso spagnolo ha approvato oggi la Legge che dispone l’amnistia per i condannati nell’ambito del processo secessionista della Catalogna.
Su questa legge il primo ministro socialista Pedro Sanchez ha basato la fiducia al suo Governo, insediatosi a novembre 2023, dopo che nelle elezioni di luglio il Partito popolare aveva vinto le elezioni con il 33,06% dei voti senza tuttavia i numeri per formare l’Esecutivo. Allora era stato dato mandato a Sanchez, secondo con il Partito socialista con il 31,68% dei voti, che aveva trovato il supporto della formazione di sinistra Sumar e di vari partiti indipendentisti, su tutti Junts per Catalunya di Carles Puigdement che disponeva di 7 deputati, a patto di promuovere una legge sull’amnistia in favore dei catalani per le cause collegate al tentativo di secessione della Catalogna avvenuto nel 2017 dopo un referendum non approvato da Madrid.
Ora il provvedimento è passato, superando il veto che era stato apposto in Senato, ricevendo 178 voti a favore e 172 contrari e aprendo al ritorno in Spagna dell’ex presidente della Catalogna Charles Puigdemont, in “esilio volontario” dal 2017 in Belgio dopo che era stato querelato dal Procuratore generale per i reati di i reati di ribellione, sedizione e appropriazione indebita di denaro.