Spagna, Pedro Sanchez resta al governo

Il leader socialista stava pensando alle dimissioni in seguito alle inchieste su sua moglie, Begona Gomez

Pedro Sanchez resta al timone del governo della Spagna. “Ho deciso di andare avanti con più forza alla guida del governo di Spagna”, ha spiegato il premier che cinque giorni fa aveva in messo in discussione il suo futuro e aveva annunciato che avrebbe preso una decisione il 29 aprile. Puntuale Sanchez è arrivato alle ore 11 a Palazzo della Moncloa e ha annunciato la decisione al re Felipe VI.

Motivo della “pausa di riflessione”, che lasciato un intero Paese in stand-by per quasi una settimana, era stata l’inchiesta ai danni della moglie, Begona Gomez, del 41° Tribunale di Istruzione di Madrid per presunti reati di traffico di influenze e corruzione. La denuncia era stata fatta dal sindacato di estrema destra Manos Limpias.

“Ho deciso di continuare, di continuare con più forza se possibile a capo della presidenza del governo spagnolo. Questa decisione non è un punto fermo, è un punto fermo, ve lo garantisco” – ha spiegato Sanchez secondo quanto riporta El Mundo. Secondo il Primo ministro quello che è successo è solo un accanimento politico contro di lui da parte dei partiti di centro destra e di desta.

“C’è solo un modo per ribaltare questa situazione, che la maggioranza sociale, come ha fatto negli ultimi cinque giorni, si mobiliti in un fermo impegno per la dignità e il buon senso, mettendo fine alla politica della vergogna che stiamo subendo da troppo tempo. O diciamo basta, o questo degrado della vita pubblica determinerà il nostro futuro, condannandoci come Paese”. E, ancora: “Io e mia moglie sappiamo che questa campagna diffamatoria non si fermerà. Sono 10 anni che la subiamo. Possiamo affrontarla”.