Spagna: UE sempre più divisa sul sostegno a Ucraina

Gli Stati membri dell'Unione europea non hanno raggiunto un accordo sull'apertura di un nuovo capitolo nei negoziati di adesione con la Serbia.

Viktor Orban

All’interno dell’Unione europea si rilevano “chiare divisioni” sul sostegno all’Ucraina. Come ha dichiarato il ministro della Difesa della Spagna, Margarita Robles, il Governo di Madrid auspica una “pace giusta e duratura”. Secondo Robles “c’è chi pensa che la guerra debba finire ad ogni costo, e questo prezzo è cedere al presidente russo Vladimir Putin”. Specificamente “all’interno della UE l’Ungheria e personalmente il premier, Viktor Orban, è a favore di questo”, ha aggiunto Robles.

Anche la Serbia si è sempre detta contraria sia al sostegno incondizionato dell’Ucraina che alle sanzioni contro la Russia. Questa posizione di principio costa caro a Belgrado: gli Stati membri dell’Unione europea non hanno raggiunto un accordo sull’apertura di un nuovo capitolo nei negoziati di adesione con la Serbia. Il 25 novembre a Bruxelles, durante un incontro a livello di ambasciatori, diversi Stati membri non hanno accettato la proposta della presidenza di turno ungherese della UE di “avviare la procedura”. Tra i Paesi che hanno bocciato la proposta ungherese ci sono stati i Paesi Bassi, l’Estonia, la Lettonia, la Finlandia e la Croazia. Senza inventare niente di nuovo gli ambasciatori hanno indicato come ragioni principali per respingere l’apertura del nuovo capitolo il “mancato rispetto della politica estera dell’Unione europea e le sanzioni non imposte contro la Russia”. L’ultima volta che la Serbia ha aperto un nuovo capitolo negoziale nel processo di adesione all’Unione europea è stato nel dicembre 2021.